Un primo trimestre 2022 a tutto sfalcio, ma con qualche riserva: sì, perché nonostante dai dati rilasciati da Comagarden (l’Associazione dei costruttori di macchine per il giardinaggio, parte di FederUnacoma) emerga un calo non indifferente (-7,4%) delle vendite di macchinari per il gardening, i volumi restano comunque molto elevati, perfino con la crisi delle materie prime e il nodo dell’ucraina che continuano a imperversare. Stando infatti a quanto enunciato nel report di Comagarden (insieme al gruppo di rilevamento statistico Morgan), il calo di questi primi mesi del 2022 è fisiologico, soprattutto se confrontato con l’andamento da record registrato nel 2021 (+39,4%). Un anno che, al computo finale, aveva fatto registrare un incremento totale del 14%, con 1.660.000 mezzi complessivamente venduti fra quelli a motore e quelli manuali.

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Esaminando i dati del trimestre 2022 del mercato gardening, snocciolati nel corso di una conferenza stampa da Federica Tugnoli, Segretario Operativo di Comagarden, si notano flessioni lievi per le principali tipologie, vedi i decespugliatori, che perdono appena 2,7 punti percentuali sull’anno precedente, le motoseghe che perdono il 5,4% e i rasaerba che calano dell’8,1%. I soffiatori/aspiratori segnano invece un calo dell’11,1%, le tagliasiepi un calo del 17,1% e i trattorini del 13,1%, un passivo quest’ultimo di poco superiore a quello registrato per i trimmer (-11,9%). Fra le tipologie di mezzi che evidenziano cali più consistenti si segnalano gli atomizzatori/irroratori (-29,3%) e gli spazzaneve (-22,3%), mentre in controtendenza risultano le forbici da prato, che crescono del 27,8%, le potatrici ad asta (+13,2%) e gli zero turn professionali (+8,5%).

In questo contesto le tipologie di mezzi con propulsione a batteria confermano il buon andamento degli ultimi anni, ed anche nel primo trimestre 2022 mostrano una dinamica positiva: se tagliasiepi, soffiatori/aspiratori e rasaerba a batteria segnano un passivo contenuto (rispettivamente del 10,6%, del 4% e del 2,6%), tutte le altre tipologie del segmento (trimmers, potatrici ad asta, motoseghe, decespugliatori e forbici da prato) registrano incrementi consistenti, compresi fra l’11 e il 28%. Analizzando gli elementi che influenzano le vendite sul mercato nazionale, il Segretario di Comagarden ha indicato innanzitutto la variabile meteorologica.

Il commento

“La stagione è stata anomala in quanto ha visto il prolungarsi del freddo anche nelle prime settimane di primavera – ha detto Federica Tugnoli – e continua ad esserlo a causa della mancanza di precipitazioni piovose; la combinazione dei due fattori produce un rallentamento dell’attività vegetativa delle piante e quindi un ritardo nelle operazioni di manutenzione che si riflette sull’acquisto di macchinari specifici”.

Ma sull’andamento del mercato influiscono anche fattori relativi alle dinamiche della filiera produttiva e commerciale, come il rallentamento della produzione dovuto alla carenza di materie plastiche e ferrose per la fabbricazione delle macchine e l’aumento imponente del costo dell’energia, che comportano un ritardo nei tempi di consegna, e che hanno già causato l’esaurimento delle scorte di magazzino per alcune tipologie di mezzi.

“Il rischio – ha concluso Tugnoli – è che il lievitare dei costi di produzione comporti un aumento dei listini, un fattore che può scoraggiare soprattutto il pubblico dei privati e degli hobbisti, che in epoca di lockdown aveva riscoperto la cura del verde e che potrebbe in parte rivolgersi verso nuovi poli d’interesse”. Al di là delle possibili oscillazioni, non sono comunque attesi scossoni per l’anno in corso. Sulla base dei monitoraggi di settore Comagarden prevede un consuntivo 2022 ancora buono per quanto riguarda i volumi di vendita. Le proiezioni indicano per fine anno un calo non superiore al 5,4% in ragione di circa 1.570.000 unità complessivamente vendute, un quantitativo comunque maggiore rispetto a quello registrato nell’anno 2020 e rispetto anche alla media degli anni precedenti.

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