Rispetto al boom del 2021, il quadro del mercato dei macchinari e delle attrezzature per il gardening e la cura del verde appare piuttosto grigio nei primi nove mesi del 2022. Il report pubblicato da Comagarden (l’associazione dei costruttori, in forze presso FederUnacoma) sulla base del gruppo rilevamento Morgan, mettono in luce una flessione sostenuta in tutti i segmenti da gennaio a settembre 2022.

Gardening, l’andamento segmento per segmento nei primi nove mesi del 2022

I rasaerba registrano un calo del 20,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un andamento meno negativo per la tipologia a batteria che cala solo dell’8,7%. I decespugliatori segnano un passivo del 10,3%, con un dato in controtendenza per quanto riguarda i modelli a batteria (+1,7%), e le motoseghe calano del 12,7%, con il segmento a batteria in netta controtendenza (+13,8%).

Le macchine tagliasiepi accusano un passivo del 24,8%, mentre i trimmer del 21,8%. Calano le vendite di motozappatrici (-12,7%) e trattorini (-1,6%). L’insieme di queste tipologie, alle quali si aggiungono ulteriori mezzi come i ride-on, gli spazzaneve, i biotrituratori ed altre, segna nei nove mesi un decremento del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2021, che era stato però caratterizzato da una crescita imponente (+24,1%). Si segnala l’incremento del 7% delle potatrici ad asta, unico segmento che ha registrato una crescita delle vendite rispetto al 2021, anno in cui aveva già segnato un aumento del 34%.

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Il commento di Comagarden

L’andamento calante delle vendite del mercato gardening dipende dunque in parte dalla flessione fisiologica dopo l’annata record 2021 – spiega Comagarden – in parte da fattori legati all’attuale congiuntura economica. Sul fronte industriale pesano i ritardi nella catena delle forniture e la crescita dei costi dell’energia, della logistica e dei trasporti, che rallentano le consegne e riducono la capacità produttiva delle imprese.

Sul fronte della domanda pesano l’aumento dei prezzi di listino e l’incertezza economica generale legata all’inflazione, che scoraggiano gli acquisti di macchinario da parte delle strutture pubbliche e private addette alla manutenzione dei giardini e delle aree verdi, e da parte del vasto pubblico degli hobbisti. Le proiezioni per la fine dell’anno – elaborate da Comagarden – confermano un calo intorno al 15% rispetto al consuntivo 2021.

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