FS 6.26, il nuovo sollevatore telescopico compatto di Faresin
Rinnovato il design, ora con linee più morbide sia per gli esterni che per la cabina, e la trasmissione stepless, ora a gestione elettronica. Vediamo insieme le caratteristiche
Dal punto di vista dell’offerta di sollevatori telescopici, tra i protagonisti dell’ultima edizione di EIMA International non poteva mancare Faresin, storico produttore veneto che, proprio in occasione della rassegna bolognese, ha svelato qualche sfiziosa novità. Oltre a sfoggiare i modelli elettrici 6.26 e i più grandi FS 7.32, il costruttore di Breganze ha stupito il pubblico con l’annuncio del sollevatore compatto endotermico FS 6.26, di fatto il più piccolo a listino.
Tra i possibili campi di applicazione ci sono gli allevamenti avicoli dove, l’altezza degli stabili e i piccoli spazi di manovra richiedono compattezza ed agilità. Altra condizione di lavoro dove FS6.26 è nel proprio ambiente naturale è il settore ortofrutticolo dove tra serre, frutteti stretti e impianti a tendone, si trova totalmente a suo agio muovendosi senza problemi anche su terreni accidentati. Nel settore zootecnico FS6.26 è perfetta nelle necessità quotidiane di movimentazione di balle, pallets, letame e carichi vari.
Faresin FS 6.26, piccolo ma tenace
L’FS 6.26 resta un mezzo che, nonostante le dimensioni contenute, grazie al suo passo lungo è comunque in grado di sfoderare una invidiabile capacità di carico. L’altezza massima inferiore ai 2.000 mm assieme ad una larghezza di soli 1.920 mm e un raggio di svolta di 3.250 mm fanno di questo sollevatore telescopico una macchina compatta dalle alte doti di agilità.
Completamente rinnovata la trasmissione, ora a gestione elettronica, stepless e in grado di gestire velocità fino a 30 km/h. Tre le modalità di guida previste: ‘Automotive’ dove il motore risponde direttamente alle richieste di potenza del conducente senza mediazione, ‘EcoSmart’ dove viene privilegiata la riduzione dei consumi di gasolio grazie all’intervento della parte elettronica che media tra prestazione e, appunto, i consumi. Inoltre, la modalità ‘Creeper’ dove il regime motore è settabile indipendentemente dalla velocità di avanzamento della macchina, soluzione quest’ultima perfetta per alcune applicazioni.
Altri vantaggi aggiuntivi di questa innovativa trasmissione sono il controllo automatico dei giri motore nelle partenze a freddo, il controllo dei fuori giri e del surriscaldamento del circuito idraulico. Aspetti che offrono tutti gli elementi per aumentare la durata operativa della macchina.
Interamente rivisto anche il circuito idraulico che, grazie alla pompa ad ingranaggi da 80 litri/min, eroga un flusso a 210 bar. I distributori idraulici dedicati al braccio ora sono in flow sharing, soluzione che consente di comandare sino a tre operazioni in contemporanea. Rinnovata anche la cabina, più spaziosa e ergonomica, e dotata di un display da 5 pollici a colori che consente di avere sempre sotto controllo i principali parametri di funzionamento.
Lato sicurezza da sottolineare la presenza dell’indicatore di stabilità, il tasto di blocco d’emergenza e il nuovissimo joystick a controllo elettro-proporzionale. Nel joystick, in risposta alle richieste ricevute dai clienti, è stato integrato l’inversore di marcia per rendere più agevoli e sicure le manovre senza necessità di staccare le mani dal volante.
I progettisti hanno ritoccato anche il design del mezzo: le linee ora sono state rese più morbide, dalle portiere fino ad arrivare alla cofanatura del vano motore che aumenta la visibilità sull’anteriore. Inoltre, ora le componenti sono realizzate con il materiale composito multistrato che utilizzato riduce significativamente la rumorosità del motore.