I motori V8, potenti, scattanti e dotati di grande elasticità, erano e sono tutt’oggi destinati alle automobili di gamma alta, lontane dal concetto di produzione di massa che fece la fortuna di Henry Ford, tra i più celebri magnati americani del Novecento e padre delle moderne linee di montaggio. Ma l’uomo si era messo in testa di rendere accessibile a tutti il mercato dei veicoli di lusso. Sempre attento ai problemi legati alla meccanizzazione agricola, Henry Ford ritenne di tentare l’innesto del nuovo motore su di un trattore agricolo. Pertanto incaricò due dei suoi più brillanti progettisti, Howard Simpson e Karl Schultz, di impegnarsi totalmente per questo compito.

Questa immagine, datata aprile 1938, mostra il mezzo con l’unica ruota posteriore motrice azionata da un V8 trasversale. Notevole la perizia del conducente

Ford, quando il trattore diventa utopistico

Henry Ford specificò ai suoi ingegneri che desiderava un trattore dotato di pneumatici di taglia significativa, ma con un peso ridotto per avere una buona manovrabilità. Impose inoltre la datata e collaudata trasmissione derivata da quella del famoso Modello T che a quel tempo era il mezzo preferito da Henry. L’altra imposizione, piuttosto stravagante, fu la scelta di una macchina a tre ruote, con il motore V8 da 60 cavalli (poi potenziato a 85) collocato trasversalmente nel lato sinistro che azionava un’unica ruota posteriore.

Spesso le scelte tecniche di Henry si rivelavano troppo radicali e la macchina risultava un incubo da guidare, ma Ford volle andare fino in fondo, a qualsiasi costo. Così, nonostante la disapprovazione di Simpson e Schultz, Henry rimase della sua idea, tanto che il 9 marzo del 1938 brevettò il principio di un trattore con motore trasversale V8, unitamente ad una trasmissione con rinvii ad ingranaggi epicicloidali. Sembra siano stati costruiti solo tre prototipi, di cui due azionati da un 6 cilindri in linea. Il motore V8, con una cilindrata di 3.624 cc sviluppante 85 cavalli, fu montato sul terzo prototipo conosciuto sotto il nome di Modello 51.

Una versione deI trattore sperimentale del 1937 a quattro ruote. In apertura, invece, una fase dei test sui terreni delle aziende agricole nella regione di Savannah, di proprietà di Henry Ford.

Per poter utilizzare componenti prodotti in grande serie, il cofano e la calandra abbellita dal logotipo V8 provenivano da un camioncino Ford versione 1935. Questo conferiva al mezzo una insolita eleganza, inusuale per un trattore agricolo. Testato sulle proprietà private di Henry, quel trattore non si rivelò sufficientemente economico e affidabile, in contrasto con i principi dell’industriale e il progetto venne abbandonato. Nonostante tutti gli sforzi profusi dai progettisti di Dearborn e dallo stesso Ford, il motore V8 non venne mai impiegato nel settore agricolo.

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