Il florovivaismo resta al centro dell’attenzione per il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Tra i comparti più colpiti del settore primario negli ultimi anni, prima per l’impennata dei costi energetici poi per gli eventi climatici avversi che si sono abbattuti a macchia di leopardo su tutta la Penisola, il florovivaismo è protagonista di un nuovo disegno di legge (recante delega al Governo in materia), presentato il 18 maggio proprio presso la sede del Masaf.

L’obiettivo, si legge nella nota del Masaf, è quello di intervenire in modo immediato sul comparto attraverso una legge quadro nazionale che diventi riferimento per il settore. Il ddl andrà a regolare diversi aspetti per comprendere al meglio le attività agricole e le attività di supporto alla produzione. Verranno previsti degli strumenti per il coordinamento del settore come ad esempio una rilevazione statistica sull’andamento del comparto o un Piano quinquennale di settore. Particolare attenzione al vivaismo forestale e orticolo, la promozione dei prodotti italiani e l’informazione verso chi compra e ancora il rapporto diretto con chi vive il settore in prima linea.

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Lollobrigida e La Pietra, i commenti sul nuovo ddl florovivaismo

“Il caso dell’Emilia Romagna – ha sottolineato il Ministro Lollobrigida – in queste ore ci mette di fronte a fenomeni che sono conseguenze di un cambio climatico e ci pone nella condizione di attenzionare un modello di agricoltura che sia compatibile anche con l’evoluzione che il clima ci presenta. Il ragionamento è quello di trovare strumenti dinamici che ci possano permettere nel corso del tempo di mettere in piedi delle strategie che tengano conto delle contingenze ma che abbiano anche gli elementi per espandere un comparto. Si tenga conto anche di fattori che spesso vengono considerati disallineati rispetto all’evento produttivo ma che invece lo condizionano anche nella sua distribuzione. Criticità affrontate nel ddl Florovivaismo circa la logistica o la distribuzione. Su questo settore da parte del nostro Governo c’è un investimento, un quadro strategico e di prospettive. Lavoreremo a contatto costante con le organizzazioni rappresentative cercando di capire e di contemplare il livello distributivo, logistico, di produzione e di promozione”.

“Il florovivaismo – commenta il Sottosegretario al Masaf, sen. Patrizio La Pietra – deve tornare ad essere centrale nell’agricoltura italiana. Con il disegno di legge in materia di florovivaismo che abbiamo presentato oggi, vogliamo che il settore finalmente smetta i panni della Cenerentola e diventi la regina della nostra agricoltura. Lo schema di disegno di legge in materia di florovivaismo, che di concerto con il ministro Lollobrigida abbiamo predisposto, ha un intento preciso: dare una legge quadro al settore, che la attende da anni e che grazie ad essa, finalmente, potrà sapere con certezza i ruoli di ogni appartenente alla filiera; chi deve fare cosa in un’ottica di strategia nazionale, con una prospettiva di ampio respiro. Dobbiamo valorizzare, anche tramite una apposita cabina di regia, quelle componenti del florovivaismo meno sfruttate e mi riferisco quindi al vivaismo forestale, a quello ortofrutticolo, a tutti quegli elementi che compongono l’intera cornice e che possono, anzi devono contribuire a sviluppare ancora di più l’intero comparto”.

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