Dopo il parere positivo della Conferenza Stato-Regioni è finalmente stato firmato lo schema di decreto a favore del settore del florovivaismo atto a contrastare gli effetti del rincaro dei prezzi energetici che hanno travolto il settore, in conseguenza delle complicazioni subentrate con lo scoppio della guerra in Ucraina e sulle turbolenze degli indici borsistici. Tra gli ultimi atti di questo Governo (con l’insediamento dell’esecutivo di centrodestra che è sempre più imminente), il decreto è stato firmato dal Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli.

Florovivaismo, uno stanziamento da 25 mln € che coinvolge 8000 realtà

Lo schema di decreto per il florovivaismo, fortemente atteso dal settore, prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”. Secondo le stime Istat dovrebbe coinvolgere oltre 8 mila imprese florovivaistiche, per un totale di circa 8814 ettari di superfici a serre o con strutture protette, che necessitano a seconda delle esigenze sia di raffrescamento che di riscaldamento.

Il contributo concedibile, anche nel rispetto di quanto previsto dal Quadro temporaneo europeo di riferimento, è pari al 30% dei maggiori costi sostenuti nel periodo marzo-agosto 2022 rispetto a quelli sostenuti nello stesso periodo dello scorso anno, per la gestione delle attività produttive, svolte essenzialmente in serra, per l’acquisto di energia elettrica, gas metano, G.P.L., gasolio e biomasse utilizzate per la combustione in azienda. È prevista la possibilità di erogazione di un acconto pari al 90% del contributo spettante.

Obiettivo dell’intervento è quello di salvaguardare la competitività del settore ed evitare chiusure o arresto della produzione per assenza di liquidità delle imprese florovivaistiche per le loro esigenze di utilizzo dell’energia sia per il raffrescamento delle strutture serricole che per il loro riscaldamento, oltre al generale impatto su tutti i mezzi di produzione (fertilizzanti, prodotti fitosanitari, imballaggi, trasporti, materiale di propagazione), con sensibili impatti sull’occupazione.

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