Fischer, una visione sulla sostenibilità
Fischer è un costruttore italiano che ha sede a Termeno, in Alto Adige. L’azienda, fondata nel 1956, si è oggi evoluta come una delle realtà più attente alle tecniche agronomiche contemporanee. Una gamma che, basandosi su 30 modelli, arriva fino a oltre 550 versioni. Versioni che nascono dalla possibilità di personalizzare ogni singola macchina per […]
Fischer è un costruttore italiano che ha sede a Termeno, in Alto Adige. L’azienda, fondata nel 1956, si è oggi evoluta come una delle realtà più attente alle tecniche agronomiche contemporanee. Una gamma che, basandosi su 30 modelli, arriva fino a oltre 550 versioni. Versioni che nascono dalla possibilità di personalizzare ogni singola macchina per arrivare a coprire esigenze molto diverse fra loro. Nel tempo l’attenzione si è sempre più spostata verso i protocolli del biologico. Complice, ovviamente, la fortissima attività nel settore della viticoltura. Quest’ultimo è infatti l’elemento trainante nella zona di nascita della Fischer. Presenza che ha evidentemente dato vita a una domanda sempre più precisa e tecnica per il diserbo meccanico.
L’evoluzione di Fischer
Questa evoluzione nel tempo ha portato il costruttore verso lo sviluppo di specifiche linee di prodotto che hanno comportato una forte specializzazione. Se l’offerta di base parte dalle classiche trinciatrici, con una forte propensione verso le colture specializzate, dall’altra la produzione si è allargata verso attrezzature maggiormente polivalenti. Nel caso della gamma dedicata alle colture biologiche si spazia quindi dai classici tosaerba adatti anche a impieghi generici fino ad attrezzature più specializzate. Queste ultime vanno incontro a esigenze operative di ogni tipo dove, partendo da alcuni modelli base, si possono aggiungere bracci orientabili, ruote dissodatrici, trinciatrici a filo, spazzole che agiscono solo sulle infestanti.
Grande attenzione per la produttività
La produttività è un aspetto che Fischer non ha mai perso come target fondamentale. Se è infatti importante presentarsi con attrezzature in linea con le più evolute tecniche agronomiche, è altrettanto importante mantenere elevata l’efficienza operativa. Un punto che il costruttore dell’Alto Adige non ha mai abbandonato in nessun istante. Questo è stato ottenuto con macchine in grado di svolgere contemporaneamente più lavorazioni e che, al contempo, fossero in grado di adattarsi alle colture più evolute e produttive. Come nel caso del modello Twister in grado di effettuare il diserbo alla base di due filari per ogni passata. E con un impianto idraulico autonomo dotato di raffreddamento per mantenere elevata l’efficienza.