1957, alla Fiera di Verona Fiat presentò un modello inedito, l’utilitaria dei campi, alias “la piccola”. Motore a due cilindri erogante 18 cavalli, 850 chili di peso e una struttura da portattrezzi. Costava solo 870 mila lire ed ebbe un grande successo cancellando dal mercato le tante “carioche” del periodo. Accadde che nel 1959 il nonno di Nicola De Biase ne acquistò uno per la sua azienda agricola nei pressi di Caserta. Il nipote Nicola, classe 1961, cominciò a salirci sin da piccolo per poi prenderci confidenza e lavorarci nei campi tra il profumo dei fiori, i colori e le suggestioni della campagna.

Queste cose non si scordano mai e Nicola, pur laureatosi ingegnere meccanico e cambiando vita, le ha tenute bene in mente. E allora, nel tempo libero, tornò nell’ azienda paterna e cominciò a rimettere in sesto la sua adorata “piccola” nel frattempo abbandonata. Da lì una passione incredibile per quel mezzo tanto da portarlo a fare ricerche per anni anche all’ allora Fiat Trattori e all’ estero per documentarsi minuziosamente su quel modello e sui suoi tantissimi derivati e successori.

Nicola De Biase, a sinistra, durante il recupero di una “piccola” modello 215

Infatti il modello 18 diventò prima 211 R, poi 215, poi 250 e infine 300 per finire la sua carriera “europea” nel 1976 anche se successivamente costruito su licenza all’ estero. Nicola ha pubblicato nel 2008 il suo primo volume “piccola mia”, il secondo nel 2009 contemplante il 211R e il terzo quest’ anno dedicato al 215 serie “Diamante”.

La sua grande passione lo porterà a completare l’opera fino agli ultimi modelli. E noi della rivista Trattori non possiamo che fargli i nostri più sinceri complimenti anche per la collezione di “piccole” che ha creato negli anni, decine e decine di mezzi recuperati ovunque. E che hanno scritto pagine importanti della nostra meccanizzazione agricola.

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