Ferrari e-Astral. Con la tecnologia attualmente a disposizione è impensabile immaginare un trattore di alta potenza a propulsione elettrica. Per avere le stesse prestazioni di un trattore da 300 cavalli che funziona al 75% del carico per 14 ore, un trattore alimentato con batterie completamente elettriche dovrebbe essere due volte più grande, due volte più pesante e… quattro volte più costoso. Diverso è il discorso se si pensa a questa soluzione per l’agricoltura specializzata, dove le potenze richieste sono minori e i cicli di lavoro meno esasperati.

In questo caso l’elettrificazione non solo è possibile e tutto sommato semplice da realizzare senza incidere su pesi e dimensioni del trattore, ma è anche estremamente vantaggiosa. Nello stabilimento emiliano di Luzzara, BCS produce il Ferrari e-Astral, completamente elettrico, che la giuria del Tractor of the year ha potuto valutare per l’edizione 2025 del premio. Non una vera e propria prova in campo, solo un’esperienza di guida senza poter lavorare con attrezzature al seguito, ma utile per trarre utili impressioni sul comportamento e sulle prestazioni della macchina. Qui il resoconto della giornata.

Ferrari e-Astral, la meccanica. Al posto del diesel ci sono due motori elettrici

Guidare un trattore full-electric regala sensazioni davvero piacevoli. Il rombo del motore endotermico è sostituito da un piacevole ronzio, le vibrazioni sono al minimo e le prestazioni in termini di ripresa, accelerazione e brillantezza lasciano a bocca aperta. Il motore elettrico offre infatti accelerazione istantanea e coppia costante su tutto il range di velocità, e a parità di potenza il trattore funziona in modo simile al suo omologo diesel, senza compromessi sulle prestazioni e senza differenza misurabile nelle operazioni di traino, lavorazione del terreno o diserbo.

Certo per gli appassionati di bielle e pistoni il paragone potrà suonare come un’eresia, ma qui stiamo parlando di un mezzo da lavoro e i vantaggi sia in termini di comfort operativo che ambientali del Ferrari e-Astral sono evidenti. In cabina il rumore non supera la soglia dei 60 decibel, e lavorare a zero emissioni non solo in vigneti o frutteti, ma soprattutto in ambito zootecnico e ortoflorovivaistico, dove spesso ci si muove in spazi chiusi o poco aerati di stalle o serre, così come per i giardinieri e per chi opera in contesti urbani, vuol dire salvaguardare l’ambiente ma anche la propria salute.

Dal punto di vista strutturale il trattore elettrico Ferrari e-Astral è identico al Cobram: ha le stesse dimensioni compatte (meno di 3,4 metri di lunghezza, 1,2 di larghezza e un peso che non supera i 2.000 chili) e come tutti i modelli del gruppo di Abbiategrasso è caratterizzato dal telaio integrale Os-Frame che permette all’avantreno un’oscillazione fino a 15 gradi rispetto al retrotreno per avere le quattro ruote motrici sempre aderenti al suolo ed in trazione anche sui terreni sconnessi.

Il modello provato è in versione a ruote sterzanti (c’è anche il modello articolato) con postazione di guida reversibile per operare in maniera pratica e sicura sia con attrezzature trainate che frontali utilizzando il sollevatore posteriore da 1.200 chili.

Proprio in guida retroversa si sfruttano meglio le caratteristiche dell’isodiametrico, con il motore a sbalzo che bilancia l’attrezzo portato sul sollevatore distribuendo il peso al 50 per cento tra l’assale posteriore e il posteriore. La trazione è permanente sulle 4 ruote con bloccaggio del differenziale anteriore e posteriore in simultanea a comando elettroidraulico.

L’allestimento è essenziale e a livello di idraulica è previsto un solo distributore posteriore a doppio effetto, ovviamente ad azionamento meccanico, che è possibile incrementare in optional con un distributore a doppio effetto e uno a doppio effetto flottante per un totale di 4 prese idrauliche. Anche il comando del sollevatore è meccanico, con sforzo controllato in opzione. La trasmissione è la stessa del modello diesel, cioè il classico cambio Bcs meccanico sincronizzato con 4 marce e 3 gamme con inversore per un totale di 12 rapporti in avanti e in retro.

Parker Hannifin, che produce i motori elettrici montati sul Ferrari e-Astral, è una società statunitense specializzata in automazione industriale leader mondiale nel settore delle tecnologie di movimentazione e controllo. I due motori dell’e-Astral (uno per la trazione e uno per l’idraulica) fanno parte della nuova gamma di motori mobili NX8xHM a bassa tensione. Si tratta di motori a magneti interni permanenti CA (PMAC) progettati per offrire una soluzione economica sia per veicoli su strada che fuoristrada ed è la scelta ideale per le pompe elettroidrauliche utilizzate dai veicoli per l’edilizia a 48 VCC, come i miniescavatori.

Tutta la differenza è dunque sotto al cofano, dove al posto del motore diesel ci sono due motori elettrici, uno da 16 kW che serve l’impianto idraulico, l’idroguida e i servizi e uno da 25 kW dedicato alla trazione. In totale perciò la potenza elettrica totale installata è di 41 kW, equivalenti a circa 55 cavalli, 34 per la trazione e 22 per l’idraulica. Motori elettrici che ovviamente sono alimentati tramite una batteria al litio da 36 kWh a 48 Volt di tensione. La fatidica domanda che tutti si fanno quando si ha a che fare con un trattore elettrico riguarda autonomia e tempi di ricarica.

In base al lavoro che si svolge e all’attrezzatura azionata, nonché alla conformazione del terreno più o meno in pendenza l’autonomia oscilla tra le 3 e le 4 ore. Per i tempi di ricarica dipende dal tipo di ingresso: con una presa da 6 kWh ci vogliono circa 5 ore per la ricarica completa da 0 al 100 per cento, e 3 ore per passare invece dal 20 all’80 per cento. Tempi che possono essere dimezzati se si utilizza una stazione di ricarica da 15 kW o raddoppiati se invece si dispone solo di una semplice presa di corrente da 2,3 kW.

Ferrari e-Astral, la cabina. Rumore e vibrazioni ridotti al minimo

La cabina dell’e-Astral è caratterizzata dal telaio monoscocca a 4 montanti montato su silent-block e da ampie vetrature laterali con sportello posteriore apribile. Il motore elettrico non produce praticamente rumore ne vibrazioni e perciò quello che si apprezza di più è la perfetta insonorizzazione.

Ovviamente le dimensioni del trattore e le sue caratteristiche strutturali col baricentro basso e dunque il tunnel della trasmissione in rilievo non consentono alle gambe una grande libertà di movimento, ma il comfort è buono, col sedile in tessuto a sospensione pneumatica e il condizionatore automatico HVAC.

I comandi sono pochi e semplici. Le classiche tre leve del cambio in posizione centrale tra le ginocchia, l’acceleratore a mano alla destra del volante, le leve del sollevatore e del distributore alla destra del sedile e quella per la selezione della presa di forza a sinistra. Marchio di fabbrica è la torretta di comando girevole che permette di ruotare di 180 gradi il posto guida completo di volante, cruscotto e sedile in pochi secondi, permettendo così di lavorare con l’attrezzatura frontale.

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