Un altro duro colpo per la criminalità agricola: un uomo di origine rumene, componente di una banda al furto di trattori e attrezzature, è stato arrestato sul finire dell’estate mentre si trovava in Costiera amalfitana. I carabinieri, tramite le indagini partite dopo l’arresto in flagranza di un suo complice, erano riusciti a collegare tra loro cinque uomini che, tra maggio 2022 e febbraio 2023, avevano messo a segno ben 13 colpi nei campi dell’Emilia-Romagna, soprattutto in provincia di Ferrara, ma con furti anche tra Bologna e Ravenna.

Il valore totale della refurtiva accumulata in quasi un anno era arrivato ad ammontare a circa 800mila euro. I componenti della banda, prima di entrare nelle aziende agricole e rubarne i mezzi, effettuavano accurati sopralluoghi, per studiare la routine aziendale e pianificare con cura i colpi, in modo da portarli a termine nel minor tempo possibile (disattivando con strumenti appositivi i gps di tracciamento), per poi darsi alla macchia e caricare i mezzi rubati su autoarticolati, che poi prendevano la via dell’Est Europa.

I carabinieri erano riusciti a identificare il mezzo con cui venivano fatti gli appostamenti e da lì, grazie all’ausilio delle telecamere dislocate sul territorio, ricostruirne gli spostamenti. Dopo l’arresto che aveva fatto partire le indagini, seguito dal fermo di quest’estate dell’altro componente che era tornato dalla Romania per passare qualche giorno nel salernitano, gli altri tre membri della banda sono stati identificati nel loro paese d’origine grazie a un mandato di arresto europeo. Parrebbe che ora siano in attesa di estradizione. Ma le procedure potrebbero andare per le lunghe.

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