I soliti ignoti che da mesi flagellano l’Emilia-Romagna hanno colpito ancora. A farne le spese una grande azienda agricola di Contrapò (frazione di Ferrara). Durante lo scorso fine settimana, nel pieno della notte, due malviventi si sono intrufolati all’interno della tenuta, dopo aver divelto una parte di rete esterna. A riprendere quelle che sono sembrate poco più che due ombre, le telecamere di sicurezza installate dal proprietario, che è anche componente della giunta nazionale di Confagricoltura e presidente dell’associazione nazionale bieticoltori e di Fondazione Navarra.

Probabilmente i due ladri erano supportati da un terzo complice che faceva da palo per avvertirli dell’eventuale arrivo di persone e che, forse, li aspettava fuori a bordo di un veicolo pronto per la fuga. A giudicare dalla precisione chirurgica con cui i due malviventi si sono diretti al piazzale dove erano parcheggiati i mezzi agricoli, per il proprietario e i lavoratori dell’azienda potrebbe trattarsi di un furto su commissione. Ad essere trafugati, infatti, non sono stati i mezzi agricoli o gli attrezzi, ma i costosissimi sistemi satellitari (corredati di spinotti, terminali e altre tecnologie), strappati e ‘cannibalizzati’ dalle cabine.

“Sono sicuramente dei professionisti, i satellitari possono essere rivenduti solo attraverso ben precisi canali”, ha commentato il proprietario dell’azienda agricola. I due malviventi in poco tempo, intorno a mezzanotte, sono riusciti a trafugare cinque sistemi satellitari di questo tipo, per un danno complessivo di che supera i 100mila euro. Immediata la denuncia alle forze dell’ordine, che stanno visionando i filmati per cercare di dare un volto a coloro che hanno effettuato il colpo.

Oltre ai danni diretti per il valore dei sistemi satellitari, subentrano anche i danni conseguenti al rallentamento dell’operatività aziendale, a cui sono venuti a mancare gli ‘occhi’ e i ‘cervelli’ digitali, ormai di fondamentale importanza per la moderna agricoltura 4.0.

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