È stato un progetto in cui Fendt credeva molto, ma che non ha avuto la fortuna commerciale che si meritava. Il Fendt Xylon nasce nel 1994 con un design innovativo e con tutte le soluzioni più all’avanguardia nel campo dei ‘systems tractor’ con l’ambizione di rivoluzionare il modo di lavorare in agricoltura. Fu presentato all’Agritechnica del 1995 insieme al Favorit 926 Vario che invece la rivoluzione sui campi la fece veramente e si prese scena e onori (e successo commerciale).

Fendt Xylon. Fino ai 50 su strada

Disponibile nei tre modelli 520, 522 e 524 da 110, 125 e 140 cavalli, il portattrezzi tedesco era equipaggiato con un motore Man a sei cilindri e si muoveva su 4 ruote motrici di egual misura (ma davanti poteva montare anche ruote più piccole).  La trasmissione era un powershift con 44 marce in avanti comprese le ridotte e la possibilità di viaggiare su strada a 50 orari.

Come altri modelli della gamma Fendt il cambio utilizzava la frizione brevettata Turbomatic in grado di assicurare cambi fluidi e con vibrazioni ridotte. Progettato come mezzo polifunzionale per svolgere tutti i lavori tipici dell’azienda agricola, era dotato di sollevatore e presa di forza anteriore e posteriore e di un pianale di carico per l’alloggiamento della attrezzature.

Fendt Xylon, diversamente trattore

L’assale anteriore era di tipo sospeso e disponeva di un giunto girevole per migliorare la trazione sui terreni scoscesi. La cabina, posta in posizione centrale, era spaziosa e confortevole, ben equipaggiata e con due posti a sedere. Costi elevati e problemi di omologazione ne hanno ostacolato la diffusione, soprattutto in Italia, dove di questi mezzi se ne sono visti davvero pochi.

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