Fendt Vario MT, arriva la serie 1100. Rinnovo generazionale al vertice dell’offerta di trattori cingolati
Arriva la nuova serie Fendt 1100 Vario MT che sostituisce a listino la gamma 1100 MT. L’introduzione della parola ‘Vario’ nella sigla, sottolinea che la conversione della stirpe Challenger MT 800 ai canoni della Casa di Marktoberdorf non è più solo questione di casacca «Quei cingolati Fendt sono dei Challenger colorati di verde»: la tipica […]
Arriva la nuova serie Fendt 1100 Vario MT che sostituisce a listino la gamma 1100 MT. L’introduzione della parola ‘Vario’ nella sigla, sottolinea che la conversione della stirpe Challenger MT 800 ai canoni della Casa di Marktoberdorf non è più solo questione di casacca
«Quei cingolati Fendt sono dei Challenger colorati di verde»: la tipica frase che circolava tra trattoristi e appassionati, da adesso in poi diventa oggettivamente inopportuna. È vero che si tratta sempre di mezzi prodotti dalle fucine di Jackson in Minnesota dove venivano partoriti i celebri cingolati gialli, ma è altrettanto vero che il passaggio al marchio tedesco ha portato a una vera e propria rivoluzione in diverse aree tecniche.
Fendt Vario 1100 MT, l’erede del Challenger MT 800
Abbiamo già avuto modo di apprezzare tale trasformazione con il lancio della nuova serie Fendt 900 Vario MT che da fine 2017 ha preso il posto della gamma Challenger MT 700 e ora possiamo assistere al completamento della metamorfosi anche dei fratelli maggiori. Sì, perchè tre anni fa, in sostituzione della famiglia di punta Challenger MT 800 fu presentata la serie Fendt 1100 MT che, a differenza della gamma minore, ha mantenuto fino ad oggi pressoché tutte le caratteristiche dei predecessori in giallo: una parentesi di transizione, chiusa appunto col lancio della nuova generazione Fendt 1100 Vario MT contraddistinta da aggiornamenti radicali. A prima vista si nota innanzitutto il restyling del cofano e del muso, in sintonia col family feeling introdotto con i gommati Fendt 1000 Vario.
Sotto le carene cambia anche il motore con l’uscita di scena del lussurioso V12 da 16,8 litri. Tutti i nuovi Fendt 1100 Vario MT sono infatti equipaggiati con propulsori sei cilindri MAN FENDT Stage V: i primi tre modelli della serie (1151 Vario MT, 1156 Vario MT e 1162 Vario MT) montano l’unità da 15,2 litri, mentre l’ammiraglia 1167 Vario MT adotta quella più generosa da 16,2 litri. Nonostante il dimezzamento del numero di cilindri e della sensibile riduzione della cilindrata, la potenza aumenta rispetto al passato toccando col modello di punta la quota monstre di 673 cavalli.
Alta pressione d’iniezione e turbina Vgt
Il sistema Common Rail con pressione d’iniezione fino 2.500 bar e un turbocompressore con turbina a geometria variabile garantiscono un’erogazione della potenza ottimale anche a bassi regimi motore. Sui nuovi Fendt 1100 Vario MT è implementato il concetto di bassa velocità nominale Fendt iD che assicura per tutti i componenti del trattore un funzionamento armonico ed efficiente con ridotta velocità del propulsore, con ovvi vantaggi in termini di prestazioni e consumi.
Da segnalare la ventola di raffreddamento azionata da un circuito idraulico indipendente e l’inedita architettura del vano radiatori isolato grazie ad un’apposita paratia dal vano motore per ottimizzare le temperature dei flussi d’aria. Novità cruciale anche per quanto riguarda la trasmissione con la sostituzione del tradizionale cambio full-powershift Caterpillar con l’introduzione dell’innovativa unità a variazione continua Fendt VarioDrive TA 400T.
Col TMS è tutta un’altra storia
Il sistema TMS garantisce che il motore e la trasmissione siano sempre in perfetta sintonia: il funzionamento automatizzato in base al carico tramite il cruise-control e l’evoluto limitatore del calo di giri motore offrono un’ideale operatività in ogni ambito applicativo. A differenza dei cugini a ruote convenzionali, la velocità massima dei nuovi cingolati è di 40 chilometri orari. Conseguentemente agli importanti aggiornamenti a livello di motore e trasmissione, gli ingegneri hanno riprogettato anche il telaio e i gruppi riduttori.
I nuovi modelli presentano un peso a vuoto complessivo inferiore rispetto ai predecessori (circa 188 quintali contro 193): ciò si traduce sia in maggiore massa applicabile per raggiungere i 270 quintali di peso totale massimo ammissibile, sia in superiori possibilità di zavorramento sull’intero corpo macchina. Il sistema di cingolatura resta invece sostanzialmente invariato, con chassis ammortizzato e interasse da 3.000 millimetri. I quattro rulli ausiliari di appoggio Longlife Fendt assicurano un costante adattamento del pattino al profilo del terreno, ottimizzando la motricità e la ripartizione del peso del trattore sull’area di contatto col suolo.
La sospensione meccanica SmartRide
Il vero upgrade è rappresentato dall’introduzione della sospensione meccanica SmartRide che consente al telaio di supporto centrale di oscillare di 11 gradi, con barra di collegamento Panhard che evita gli spostamenti laterali e stabilizza i cingoli longitudinalmente. A richiesta è possibile configurare il pacchetto SmartRide con sistema di compensazione idraulica.
Tale opzione permette di mantenere la corretta geometria di lavoro minimizzando il beccheggio del mezzo: ciò risulta particolarmente vantaggioso durante il lavoro con attrezzi pesanti in cui il baricentro del trattore tende a spostarsi verso la parte posteriore per effetto delle elevate esigenze di trazione. Le diverse possibilità di allestimento prevedono pattini da 27,5 a 36 pollici e molteplici misure di carreggiata per assecondare qualsiasi esigenza operativa.
Fendt 1100 Vario MT: lascia (220 litri) o raddoppia?
L’impianto idraulico dei nuovi Fendt 1100 Vario MT prevede come dotazione standard una singola pompa a flusso variabile da 220 litri al minuto; a richiesta è disponibile anche un doppio circuito da ben 440 litri al minuto in grado di alimentare due utenze con portate d’olio e di pressioni differenti.
Per il collegamento delle attrezzature posteriori è possibile adottare una barra di traino oscillante ad azionamento idraulico, a richiesta configurabile anche con un evoluto gruppo sollevatore sterzante, in grado di ottimizzare il lavoro in collina e con traiettorie curve. Disponibile anche presa di forza integrata. La nuova cabina può essere allestita con ammortizzatori meccanici o con sospensione pneumatica. Ad eccezione del tipico design del volante fedele alla tradizione dei cingolati Challenger, l’intero posto di guida è conforme ai moderni standard del marchio tedesco con protagonista l’ultra-collaudato bracciolo di comando con joystick multifunzione e terminale Vario da 10,4 pollici, da cui è possibile gestire tutti i parametri della macchina più le funzioni di guida automatica e smart farming disponibili nell’ampia offerta Fendt