Fendt Vario 620 Profi Plus, più unico che raro. La prova in campo
Un 4 cilindri con più cavalli non c’è. Il Fendt Vario 620 unisce potenza e agilità, leggerezza e capacità di carico affermandosi campione di versatilità. Le dotazione tecnologiche lo rendono poi ancora più unico
Molto spesso quando Fendt partecipa al Tractor of the year vince. Quest’anno lo ha fatto (anche) nella categoria ‘Mid power’, quella riservata ai trattori con potenza compresa tra 150 e 280 cavalli. E ha vinto a modo suo, anticipando i tempi e dettando nuove tendenze, con un trattore mosso da un motore a 4 cilindri da 224 cavalli di potenza. Il Fendt Vario 620 della prova, Tractor of the year 2025, è un trattore unico, senza concorrenti di pari potenza che possono vantare un miglior rapporto peso/potenza, massa e dimensioni altrettanto contenute con una capacità di carico così elevata e pari doti di manovrabilità.
A questo si aggiunge una dotazione tecnologica all’avanguardia e completa di tutte le più moderne soluzioni disponibili in ambito agricolo. L’allestimento Profi Plus Setting 2 del trattore in prova è poi il più ricco, ulteriormente impreziosito da una serie di optional, tra cui l’impianto di regolazione della pressione di gonfiaggio dei pneumatici, che ne aumentano notevolmente le funzionalità e le capacità produttive… ma ne fanno lievitare il prezzo d’acquisto. Soldi bene investiti però se l’utilizzo è intensivo e altamente professionale.
Fendt Vario 620 Profi Plus, la meccanica
Basta leggere la scheda tecnica per rendersi conto dell’unicità del Fendt Vario 620. A vuoto pesa solo 7.740 chili, ma può raggiungere un peso massimo ammissibile di 13.500, e il passo è di soli 2.720 millimetri. La potenza massima, ottenibile dal 4 cilindri Agco Core 50 in ogni condizione di lavoro, è di 224 cavalli e la coppia arriva a 950 Newtonmetri. Nessun altro trattore mosso da un 4 cilindri arriva a queste potenze e può vantare un carico utile di 5.800 chili, mentre i 6 cilindri di pari potenza pesano tutti di più e hanno un interasse decisamente più lungo.
Opportunamente gommato e zavorrato il Vario 620 può dunque compiere tutti i lavori in campo aperto alla pari di un 6 cilindri, senza rinunciare all’agilità e alla compattezza di un 4 cilindri per operazioni meno gravose in azienda. Per intenderci, nella configurazione in prova, con pneumatici VF 710/60 R42 posteriori e 600/60 R30 anteriori, 1.800 chili di zavorra sul sollevatore anteriore e 1.200 chili distribuiti sulle ruote posteriori, il trattore pesa 11 tonnellate e si manovra comodamente con un raggio di sterzo di 6,1 metri.
La struttura è dunque leggera ma assai robusta, con un semitelaio rastremato che sorregge il motore progettato ex novo da Agco Power proprio pensando allo sviluppo di questa macchina. Il Core 50 è un originale e innovativo 4 cilindri da 5 litri di cilindrata con tecnologia di funzionamento a bassi regimi per contenere emissioni, consumi, rumore e vibrazioni e diminuire l’usura. Il regime nominale, al quale raggiunge 209 cavalli di potenza, è di 1.900 giri, ma la potenza massima è già disponibile a 1.700, mentre la coppia raggiunge i valori massimi tra 1.200 e 1.300 giri.
Dotato di turbocompressore wastegate a controllo elettronico, punterie idrauliche per la regolazione automatica del gioco delle valvole, Common Rail con pressione di iniezione fino a 2.500 bar, il Core 50 ha un funzionamento fluido e senza vibrazioni e si abbina perfettamente alla trasmissione continua VarioDrive. Il sistema di post-trattamento dei gas di scarico avviene senza Egr e con catalizzatore di ossidazione diesel (DOC), filtro antiparticolato diesel (DPF), e riduzione catalitica selettiva (SCR).
Quindici cavalli di ‘riserva’
Il valore di 224 cavalli si ottiene grazie al DynamicPerformance, un surplus di potenza sempre disponibile indipendentemente dalla velocità di avanzamento, dall’azionamento o meno della presa di forza e anche a trattore fermo, per sopperire ai picchi di carico dovuti agli assorbimenti delle varie utenze ausiliarie (ventola, climatizzatore, compressore ecc.) e non diminuire la potenza disponibile per la trazione, la presa di forza e il lavoro idraulico.
La nuova trasmissione VarioDrive ormai ampiamente collaudata sulle serie superiori 1000, 900 e 700, ‘scende’ per la prima volta su una gamma di media potenza. L’intero range di velocità è ora disponibile in un’unica gamma di velocità tra zero e 50 chilometri orari (che raggiunge col motore a 1.300 giri/min) grazie a due motori idraulici separati che agiscono ciascuno su un assale. La distribuzione della potenza tra assale anteriore e posteriore avviene in maniera completamente automatica con trazione integrale indipendente, in modo che la coppia venga ripartita dinamicamente in base alle condizioni del terreno.
Non è dunque più necessario il cambio gamma né il cambio manuale della trazione integrale che regola automaticamente la distribuzione della potenza di trazione senza che l’operatore debba intervenire. In trasporto, al raggiungimento dei 25 chilometri orari, il motore dell’asse anteriore viene disattivato automaticamente evitando perdite di trascinamento. In curva invece, sovralimentando la trazione anterirore, le ruote con funzione sia motrice che direttrice trascinano attivamente il trattore aumentando la capacità di sterzo.
Durante il lavoro è sufficiente selezionare la velocità di avanzamento desiderata, poi ci pensa la trasmissione a mantenerla costante variando il numero di giri del motore in base al carico, sempre con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza e abbassare al minimo i consumi. La prova è stata condotta con un coltivatore portato Bednar Fenix FN con larghezza di 3 metri e profondità di lavoro di 35 centimetri. Impostando una velocità di 10 chilometri orari il 620 Vario ha lavorato a 1.650 giri/min consumando in media 37 litri/h di gasolio.
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A migliorare le prestazioni contribuisce anche l’impianto di regolazione della pressione di gonfiaggio dei pneumatici VarioGrip, completamente integrato, che consente di adattare di volta in volta la superficie di contatto con il suolo per garantire maggiore trazione in campo e minori consumi durante i trasporti. L’impianto idraulico load sensing con alimentazione separata dell’olio da quello della trasmissione è disponibile nelle varianti da 152 l/min o 205 l/min di portata e dispone fino a un massimo di 2 valvole a doppio effetto anteriori, 3 centrali e 5 posteriori più Power Beyond.
Tutte le regolazioni (assegnazione libera delle posizioni di lavoro, funzione tempo, impostazione della quantità d’olio, ecc.) possono essere impostate dal terminale, e i comandi esterni sono presenti sui parafanghi di entrambi i lati. Il sollevatore posteriore a regolazione elettroidraulica ha una capacità massima di 9.800 chili, e grazie al controllo posizione e alla modulazione della pressione gli attrezzi con attacco a tre punti , guidati a un’altezza di lavoro costante anche su terreni irregolari, e l’attrezzo montato posteriormente segue attivamente e con precisione il profilo del terreno grazie alla pressione di contatto regolabile in continuo.
Si chiama ‘Core’ la nuova piattaforma motori di Agco Power, progettata esplicitamente per potersi adattare a qualsiasi evoluzione futura in termini di sostenibilità. Oltre che col gasolio, senza modifiche sostanziali i nuovi Core sono infatti compatibili con tutti i possibili carburanti alternativi, Hvo, idrogeno, etanolo, metanolo, biogas, e sono stati progettati anche pensando a possibili applicazioni ibride elettriche. Il 4 cilindri Core50, da 5 litri di cilindrata e 224 cavalli di potenza, è il più potente 4 cilindri attualmente disponibile su un trattore agricolo, sviluppato a 4 mani con gli ingegneri Fendt per dattarsi perfettamente alla trasmissione Vario Drive.
La cabina. Meglio di così… Sospensioni pneumatiche e interni di lusso
Per assicurare il massimo comfort a chi deve passare lunghe ore sul trattore, la cabina è sospesa, di serie, su due cuscinetti conici anteriori e due elementi a molla pneumatici posteriori. Sul modello in prova i punti di sospensione pneumatica sono 3, uno anteriore e due posteriori con sistema di autolivellamento integrato. La perfetta interazione tra le sospensioni della cabina, del sedile e dell’assale anteriore, nonché lo smorzamento delle vibrazioni sul sollevatore anteriore e posteriore, rendono l’esperienza di guida estremamente piacevole e rilassante, anche in condizioni di lavoro estreme.
Il sedile in pelle SuperCom Titanium, in optional, dà poi un tocco di eleganza in più e grazie alla regolazione elettrica dello schienale, dei braccioli laterali e del supporto lombare permette di adattarsi a qualsiasi operatore. Le dimensioni interne sono ampie, oltre un metro e mezzo sia in altezza che larghezza e profondità, e il parabrezza è esteso verso l’alto con un campo visivo continuo di 77 gradi pensato per agevolare il lavoro con il caricatore frontale, e la visibilità sui 4 lati è molto migliorata rispetto ai modelli Fendt delle precedenti generazioni.
L’interfaccia di comando FendtOne è lo stesso di tutti i modelli di nuova generazione, e in questo allestimento prevede 3 monitor e il bracciolo multifunzione con Joystick 3L e due coppie di bilancieri (moduli lineari) per comandare le valvole idrauliche. Il display da 10.1” fissato alla colonna dello sterzo sostituisce il classico cruscotto fornendo tutte le informazioni relative al funzionamento della macchina, come velocità, giri motore, macchina ma anche valvole EHS, assegnazione dei tasti, consumo di carburante e spie d’allarme. Il secondo display da 12” posizionato sul bracciolo funge da computer di bordo con fino a sei pannelli liberamente configurabili per lato.
Le impostazioni possono essere inserite mediante touch o utilizzando l’apposito comando Turn-Push. Il terzo display touchscreen da 12” è inserito nel tetto, parzialmente retraibile nel rivestimento, ed è in tutto e per tutto identico al secondo, ma può ovviamente riportare schermate differenti ed è particolarmente utile quando si opera con i sistemi di guida automatica e si utilizzano le funzionalità di smart farming.
Integrata nel bracciolo, la leva multifunzione di forma e disposizione ergonomica permette la gestione abituale delle funzioni del trattore come la retromarcia, l’attivazione del tempomat e l’accelerazione/decelerazione, dispone di 4 tasti aggiuntivi con possibilità diriassegnazione delle funzioni e integra nell’area laterale inferiore i comandi importanti della trasmissione, come la preselezione del tempomat, il TMS e la memoria giri motore. Il joystick 3L, completamente compatibile con ISOBUS, aziona il terzo e il quarto gruppo di controllo idraulico e consente anche l’inversione di marcia. In più ha fino a 27 funzioni liberamente assegnabili suddivise su tre livelli operativi.