Fendt 1162 Vario MT, la prova sul campo
La struttura e i il sistema di cingolatura sono made in Usa, ma la trasmissione è la VarioDrive dei fratelli gommati. E ora anche il motore è made in Germany: sotto al cofano c’è il 6 cilindri MAN da 618 cavalli
Prodotti nello stabilimento americano di Jackson, nel Minnesota, i cingolati di alta potenza della serie Fendt 1100 MT erano ormai gli unici trattori Fendt a montare un cambio powershift. Eredità di quei Challenger 800E dai quali derivano, e dai quali ora, con l’adozione della trasmissione continua VarioDrive, si evolvono nel segno della modernità e dell’efficienza.
La nuova generazione dei Fendt 1100 Vario MT unisce così due eccellenze universalmente riconosciute, la tecnologia Vario da un lato e il sistema di cingolatura Challenger dall’altro, ponendosi anche in questo particolare segmento di mercato come eccellenza e punto di riferimento per la categoria.
Il modello 1162 Vario MT in prova, al lavoro con il dissodatore combinato Bednar Terraland DO 6500, supera i 600 cavalli di potenza massima che scarica a terra sui cingoli in gomma Camso da 27,5 pollici preservando così la fertilità del terreno nonostante le oltre 22 tonnellate di peso. La prova corredata dai grafici tecnici, di rendimento e dal confronto con gli altri trattori della stessa categoria, è disponibile sul numero di settembre della rivista Trattori, sfogliabile online.
Fendt 1162 Vario MT, una catena cinematica tutta tedesca
Del vecchio Challenger rimangono ‘solo’ telaio e cingoli. L’intera catena cinematica, dal motore alla trasmissione, cambia totalmente faccia e nazionalità: sul nuovo Fendt 1162 Vario MT il motore Agco Power V12 da 16,8 litri made in Finland viene sostituito dal 6 cilindri in linea MAN D38 da 15,2 litri, mentre il cambio powershift elettronico di origine Cat lascia il posto alla trasmissione continua Fendt Vario- Drive.
I 618 cavalli di potenza massima del MAN sono erogati in modo uniforme e dinamico grazie a un common rail con pressione d’iniezione di 2.500 bar e a un turbocompressore a geometria variabile. Il motore è progettato per adattarsi al concetto di funzionamento a bassi regimi Fendt iD, per cui il regime massimo di rotazione è di 1.730 giri, e lo straordinario valore di 296 chilogrammetri di coppia si mantiene costante tra 1.100 e 1.450 giri.
Il tutto per consumare meno e durare di più anche lavorando costantemente al massimo dello sforzo. Dotato di un sistema Egr refrigerato, il motore tedesco completa il trattamento dei gas di scarico con Doc, SCR e Dpf che sono racchiusi nel voluminoso e a dire il vero poco estetico involucro sul lato destro del cofano.
Fendt 1162 Vario MT, al motore arriva solo aria fresca
Motore e radiatori sono separati da un deflettore che devia l’aria calda verso le bocchette di scarico del cofano migliorando l’efficienza di raffreddamento della ventola che è dotata di un proprio circuito idraulico d’azionamento.
La trasmissione, debitamente rinforzata, è la stessa della serie gommata Vario 1000, per cui anche la logica di comando è la stessa. Una volta impostata la velocità di lavoro, il sistema di gestione Tms sintonizza motore e cambio per funzionare con la massima efficienza adattando il regime in funzione del carico. Con un interasse di 3 metri e 4 rulli centrali rivestiti in poliuretano i cingoli del 1162 Vario MT assicurano una superficie di contatto estesa che si traduce in un’incredibile forza di trazione.
Sospensioni all’avanguardia
Il teaio di supporto centrale è collegato allo chassis tramite un sistema di sospensioni formato da due molle a spirale, ed è in grado dioscillare di 11 gradi per mantenersi in contatto col suolo. Una barra di collegamento Panhard evita gli spostamenti laterali e stabilizza i cingoli longitudinalmente. Optional, le sospensioni Smartride+ si avvalgono di un sistema di compensazione del livello formato da due cilindri idraulici fissati alle molle a vite.
Dai comandi sul bracciolo si possono regolare per fare in modo che il trattore sia sempre perfettamente livellato con qualsiasi attrezzo accoppiato. I quattro rulli centrali, rivestiti in poliuretano per non surriscaldarsi anche durante l’uso prolungato a velocità elevate, sono collegati allo chassis con un sistema di sospensioni che permette un’oscillazione molto ampia delle unità in modo da consentire al cingolo di adattarsi al profilo del terreno senza perdere mai aderenza.
Cingoli sempre alla giusta tensione
La ruota motrice è azionata dall’albero di trasmissione e la forza è trasferita al cingolo per attrito, mentre un cilindro idraulico montato sul telaio spinge avanti la ruota tendicingolo per mantenere la tensione e non perdere trazione. Nel 1162 Vario MT la distribuzione dei pesi è per il 60 per cento sulla parte anteriore, in modo da distribuirsi equamente quando viene accoppiato l’attrezzo.
Per equilibrare perfettamente il peso e ottimizzare la trasmissione della trazione è possibile applicare zavorre anteriori, sulle ruote tendicingolo anteriori o sulle motrici posteriori e anche sui carri porta cingolo, esattamente nel baricentro del trattore, che tra l’altro evitano la caduta dello sporco tra i rulli.
Altra particolarità è la barra di traino di tipo oscillante, con 28 gradi di escursione a sinistra e a destra, per diminuire la forza di trazione richiesta durante le sterzate e ridurre così consumi e usura dei cingoli. L’impianto idraulico con doppia pompa ha una portata complessiva di 440 litri al minuto e permette di alimentare due utenze con portate d’olio differenti. Ogni pompa fornisce solo la quantità d’olio richiesta evitando così perdite di carico a livello dei distributori.