FederUnacoma. Trattori, luci e ombre sul mercato mondiale
Dopo aver registrato una crescita globale nel 2017 (2.153.500 unità) il mercato dei trattori si presenta nel 2018 differenziato da Paese a Paese, in conseguenza del differente andamento dell’economia e dell’agricoltura in modo particolare. Gli Stati Uniti, spinti da una crescita del Pil e dal buon andamento delle principali produzioni cerealicole, chiudono l’anno con un […]
Dopo aver registrato una crescita globale nel 2017 (2.153.500 unità) il mercato dei trattori si presenta nel 2018 differenziato da Paese a Paese, in conseguenza del differente andamento dell’economia e dell’agricoltura in modo particolare. Gli Stati Uniti, spinti da una crescita del Pil e dal buon andamento delle principali produzioni cerealicole, chiudono l’anno con un incremento di vendite di trattori del 7 per cento in ragione di 236 mila unità; mentre l’India, forte di un’agricoltura che continua a crescere del 2 per cento ogni anno, raggiunge il record storico di vendite sul territorio nazionale con circa 800 mila unità (più 21 per cento rispetto all’anno precedente). Per contro la Cina, frenata dalla riduzione programmata della produzione industriale, oltre che dalla guerra commerciale sulla soia e dalla peste suina, vede calare le vendite di trattori del 27 per cento, con un numero che supera di poco le 358 mila unità. In crescita la domanda in Brasile (più 5 per cento), mentre crollano le vendite in Turchia (meno 33 per cento), Paese che sconta la crisi economica e la svalutazione.
Mercato trattori, l’Europa non deve dormire sugli allori
L’Europa ha immatricolato nel 2018 un totale di 177.400 trattori, con una flessione del 10 per cento rispetto al 2017. La flessione europea risente degli scompensi prodotti dal picco di registrazioni ‘forzate’ avutosi nel 2017 prima dell’entrata in vigore delle nuove norme di omologazione (Mother Regulation) che avrebbero messo fuori mercato le macchine in giacenza non ancora immatricolate. Depurato degli incrementi anomali nel 2017, il mercato continentale mostra una buona tenuta, un’elevata qualità della domanda di macchinario, e una leadership per quanto riguarda il valore compressivo della sua produzione.
Nel 2017 il fatturato delle macchine agricole prodotte è stato pari a 47 miliardi di euro, in crescita del 9 per cento rispetto ai 43 miliardi del 2016. In forza di una posizione preminente sul piano delle tecnologie e del valore dei macchinari, l’Europa si pone al primo posto anche nelle esportazioni, giacché più del 60 per cento del totale dell’export a livello globale proviene dal Vecchio Continente, per un valore intorno ai 36 miliardi di euro. Lo scenario appare comunque in evoluzione per l’avvento dei produttori asiatici, che hanno visto crescere negli ultimi anni la propria incidenza sulle esportazioni complessive, attestandosi al 19 per cento dell’export mondiale e raggiungendo gli Stati Uniti detentori anch’essi di un 19 per cento.
Trattori e macchine agricole, un mercato in continua evoluzione
Nel corso dell’Assemblea FederUnacoma di giovedì 27 giugno è stato sottolineato il fenomeno riguardante l’evoluzione delle tipologie di macchinario agricolo sul mercato internazionale: “Se fino a dieci anni fa i trattori erano il 38 per cento del totale del macchinario venduto, nel 2018 la quota dei trattori è scesa al 31 per cento del totale ed è cresciuta al suo posto la quota relativa alle altre tipologie di macchine – ha spiegato il Presidente Alessandro Malavolti – Questo indica come la domanda complessiva si stia orientando verso attrezzature e tipologie di mezzi specifiche per le diverse lavorazioni, a conferma di quanto la qualità e la differenziazione delle produzioni agricole richieda tecnologie sempre più mirate”.