La prima uscita ufficiale della nuova gamma ‘ammiraglia’ X9 di mietitrebbie John Deere risale a novembre dello scorso anno, all’Agritechnica di Hannover. Nonostante ciò della macchina fino ad oggi si sapeva ben poco causa un top secret quasi totale della casa del Cervo che in tutti questi mesi non ha fatto trapelare praticamente nulla sulle caratteristiche tecniche delle nuove macchine, se non  i livelli di potenza che le collocano a livello top del settore. Per il resto si sapeva soltanto che i primi modelli pre serie erano impegnati in campagne di prova sia negli stati Uniti che in Europa per testarne le peculiarità ed eventuali criticità in situazioni differenti e che la commercializzazione non sarebbe iniziata prima del 2021.

John Deere X9

Entrando finalmente più nel dettaglio della serie si scopre che a listino saranno disponibili due modelli, X9 1000 e X9 1100 da rispettivamente 639 e 700 cavalli inclusi i 53 cavalli in boost regalati dall’elettronica. A erogarli è il nuovissimo 6 cilindri John Deere PowerTechTech Psw da 13,6 litri emissionato Stage V che offre un aumento del 14 per cento in potenza e dell’11 per cento in coppia rispetto al predecessore da 13,5 litri. Un’unità assai prestante e relativamente parca nei consumi che, associata a un serbatoio carburante da ben 1.250 litri, garantisce un’autonomia operativa di 14 ore.

Il serbatoio può essere completamente rifornito di carburante in meno di 2 minuti e mezzo con il nuovo sistema Fast Fuel, che offre velocità di riempimento fino a 550 litri al minuto.

John Deere X9

John Deere X9. Tramissione idrostatica a doppia pompa

Inedita anche la trasmissione a doppia pompa idrostatica denominata ProDrive XL che, a detta della casa, assicura il 30 per cento di coppia in più nelle condizioni più impegnative, garantendo al contempo di sviluppare i 40 all’ora su strada al regime eco di 1.700 giri al minuto.

All’atto pratico l’unità all’avvio sfrutta immediatamente entrambe le pompe per garantire la massima coppia disponibile. All’aumentare della velocità di avanzamento diminuisce la richiesta di coppia, ed ecco che viene ridotta automaticamente la potenza della seconda pompa, diminuendo assorbimenti e consumi. Le mietitrebbie Serie X sono disponibili su ruote o cingoli con una larghezza di trasporto inferiore a 3,5 metri.

John Deere X9

Anche il Cervo ha scelto i due rotori

Il cuore dell’X9 è rappresentato dall’X Series Dual Separator, un sistema assiale trebbiante costituito da due rotori lunghi 3,51 metri (diametro 60 centimetri) dotati di profilo segmentato e appositi ‘flap’ definito da Matt Badding, Harvesting Product Manager «il più grande dispositivo di trebbiatura e separazione che John Deere abbia mai offerto per ridurre al minimo le perdite massimizzando la produttività».

I rotori XDS sono stati progettati mantenendo il collaudato concetto modulare che caratterizza quelli Serie S, con sezioni dedicate per trebbiatura e separazione. Oltre agli elementi di trebbiatura tradizionali, l’area di separazione utilizza un disegno a dita per stuzzicare gli ultimi grani dal tappetino di raccolta, migliorando così le prestazioni in condizioni difficili.

John Deere X9

Ecco dunque che anche anche il Cervo per top di gamma si sposta sulla tecnologia due rotori (la serie S ne vanta uno solo) colmando il gap con le macchine della concorrenza (Cllas, New Holland e Agco)

Il paragone con l’attuale gamma S, che comunque resterà disponibile sul mercato, è eloquente con un’area di trebbiatura incrementata del 45 per cento e una superficie di separazione maggiorata addirittura dell’80 per cento con il prodotto che compie ben 9,5 rotazioni in ciascun rotore. 

Più resa, meno consumi

John Deere promette che la serie X9 è in grado di offrire in media il 45 per cento in più di resa per tutte le colture, senza sacrificare la qualità della granella, con un risparmio di carburante fino al 20 per cento per bushel (circa 27 chili id grano) raccolto, che si traducono in una produttività di oltre 100 tonnellate all’ora con perdite inferiori all’1 per cento.

New entry anche per quanto riguarda il sistema di pulizia con il nuovo sistema di ventilazione alimentato da quattro potenti ventole e il cassoncino Dyna-Flo XL con un’area crivelli da 6,97 centimetri cubi per una superficie complessiva superiore del 36 per cento rispetto alla S790.

John Deere X9

Il serbatoio granella (con coclee pieghevoli opzionali e beccuccio regolabile), ha una capacità di 14.800 litri sulla X9 1000 e di 16.200 sulla X9 1100 con quest’ultima che può raggiungere una velocità di scarico di 186 litri al secondo, svuotando la tramoggia in soli 90 secondi.

Nuove mietitrebbie e nuova barra di taglio a teppeti. Debutta infatti l’HDX Draper (Hinger Draper eXtended) larga da 10,7 a 13,7 metri con telaio incernierato e una corsa su entrambi i lati di 300 millimetri. Compatibile con la maggior parte dei modelli S, T e W, è stata concepita per seguire in maniera ottimale il profilo del terreno e garantire performance ottimali anche con semi particolarmente minuti.

John Deere X9

L’X9 dispone anche di una cabina nuova di zecca disponibile in tre livelli di specifiche (Select, Premium e Ultimate) e caratterizzata da dotazioni di alto livello tra cui il sistema di riscaldamento e ventilazione del sedile, una funzione di massaggio della seduta (ereditata dai trattori 7R e 8R) e una radio abilitata per le app. Con tre diversi livelli di specifica della cabina, Select, Premium e Ultimate, ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche.

Di serie L’ illuminazione Led a 360 gradi per trasformare la notte in giorno. I comandi sono gli stessi che caratterizzano l’intera offerta John Deere di gamma altra consentendo all’operatore di passare da una macchina all’atra senza problemi. JDLink è disponibile gratuitamente su entrambi i modelli per due anni.

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