1400 chilometri a bordo di un trattore FiatAgri 666, dal cuore delle alpi ai piedi dell’appennino campano, attraverso due mondi, quello nordico e quello mediterraneo: è una storia di amore e cambiamento quella che ha visto protagonista una giovane coppia che, dal Principato del Liechtenstein, si è trasferita a vivere nelle campagne della località San Marco di Teggiano, in provincia di Salerno. Lui si chiama Lorenzo Fusco, originario proprio della cittadina campana ma poi cresciuto in Svizzera, lei invece è Romina Hans, tedesca, nata a Bassano del Grappa, ma trasferitasi da bambina in Baviera. La loro vita insieme è cominciata dopo essersi conosciuti durante un corso di kinesiologia, una disciplina che studia il movimento del corpo umano e le possibili terapia ad esso applicabili.

In cerca di un cambiamento radicale nella loro esistenza, hanno deciso di intraprendere questo lungo viaggio a bordo di un FiatAgri 666 (rinominato “France” per il viaggio), allestito di tutto punto per trasformarsi all’occorrenza in un camper. Sul rimorchio, infatti, è stata installata una vera e propria casetta in lamiera verde decorata con motivi naturalistici, dotata di caminetto, finestre e letti (molto simile ai bivacchi alpini d’alta quota usati tutte le stagioni da rocciatori e appassionati). Una volta partiti dal Principato del Liechtenstein si sono diretti in Svizzera e, da qui, attraverso il Passo del Bernina nel Canton Grigioni sono giunti in Lombardia. Direttisi vero la costa adriatica, hanno poi percorso la strada statale 16 verso sud, fino ad arrivare alla tanto agognata meta, nella zona meridionale della Campania. Ma a fare il viaggio non erano soli: con loro c’erano anche Solo e Stella, due splendidi esemplari di pastore maremmano.

Nonostante qualche difficoltà, dettata sia dalla lunga tratta percorsa sia dagli anni che il FiatAgri 666 portava sulle spalle, comunque “il viaggio è andato benissimo, la gente è stata molto gentile e non ci sono stati problemi”, ha commentato Lorenzo ai microfoni di Italia2Tv. “La polizia ci ha fermato in più di un’occasione, più che altro per curiosità nei confronti della combinazione trattore-rimorchio abitabile che abbiamo creato. Abbiamo scelto di scendere in Italia perché eravamo stanchi di come vivevamo”. Attualmente stanno sistemando un piccolo podere su terreni di loro proprietà, sempre nel Cilento. L’idea è quella di tornare a un rapporto più vivo e spontaneo con la natura, scevro dalla frenesia compulsiva della contemporaneità.

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