Enovitis in campo 2024, ci sono le date. Si svolgerà nel bolognese
Torna la rassegna itinerante dedicata al settore della viticoltura. Si svolgerà i prossimi 12 e 13 giugno a Castel San Pietro Terme
Puntuale come ogni anno, Unione Italiana Vini ha annunciato le date della prossima edizione di Enovitis in campo, la rassegna itinerante dedicata alle tecnologie per la viticoltura, focalizzata sulle prove nei vigneti. Quest’anno, giunta alla 18esima edizione, Enovitis in campo si svolgerà presso l’azienda agricola Agrivar di proprietà di Palazzo di Varignana, nel comune di Castel San Pietro Terme (BO), i prossimi 12 e 13 giugno.
Gli organizzatori si aspettano l’arrivo di circa 7.000 visitatori e la presenza di oltre 150 espositori, tra produttori di trattori, attrezzatture, soluzioni tecnologiche, stampa e media. Si tratta di un appuntamento ampiamente atteso da aziende vitivinicole, enologi, agronomi, tecnici e viticoltori interessati alle più moderne soluzioni per le operazioni agronomiche, a partire dalla robotica all’elettrificazione, dalla corretta gestione del suolo e della chioma al biologico, fino agli agrofarmaci e ai biostimolanti. L’intento è quello di bissare il successo della passata edizione, svoltasi nelle campagne bresciane, non lontano dal lago di Garda.
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Fondata nel 2015 per dedicarsi alla coltivazione dell’olivo e della vite, a cui si sono poi aggiunti i frutteti e lo zafferano, nel 2016 l’azienda agricola Agrivar ha impiantato i primi vigneti, che oggi si estendono su 50 ettari: un progetto enologico vocato alla qualità e valorizzazione della territorialità fortemente voluto dall’imprenditore bolognese Carlo Gherardi, fondatore dell’azienda e già patron e presidente della multinazionale del credito CRIF (Centrale Rischi Finanziari S.p.A.).
I vigneti, coltivati con vitigni autoctoni (Sangiovese e Pinot Nero) e internazionali, si esprimono nella produzione di quattro tipologie di vini – Villa Amagioia Blanc de Noirs Metodo Classico Brut, Villa Amagioia Blanc de Blancs Metodo Classico Brut, Chardonnay Colli di Imola, Sangiovese Superiore Doc e Pinot Nero -, e compongono un anfiteatro naturale caratterizzato da un microclima originalissimo dovuto al rapporto tra la moderata altitudine e l’orografia del territorio, stretto tra i calanchi e le colline di oliveti. Tra gli elementi di punta del progetto, anche sul fronte hospitality & experience, la nuova cantina semi-ipogea, incastonata tra l’Anfiteatro della Vigna e il sistema di dimore storiche del resort Palazzo di Varignana, realizzata con i materiali naturali rappresentativi del luogo.