Enovitis in Campo 2019. Nel segno del Vino Nobile
Cornice pregiata della quattordicesima edizione di Enovitis in Campo sarà Montepulciano che con il Vino Nobile detiene insieme a poche altre il primato della più antica DOCG italiana. Il 20 e il 21 giugno la manifestazione dinamica itinerante dedicata alle tecnologie per il vigneto sarà infatti ospitata dalla Tenuta Trerose che, per orografia, topografia e […]
Cornice pregiata della quattordicesima edizione di Enovitis in Campo sarà Montepulciano che con il Vino Nobile detiene insieme a poche altre il primato della più antica DOCG italiana.
Il 20 e il 21 giugno la manifestazione dinamica itinerante dedicata alle tecnologie per il vigneto sarà infatti ospitata dalla Tenuta Trerose che, per orografia, topografia e paesaggio una delle più belle aziende della Denominazione Vino Nobile, ricca non solo dal punto di vista viticolo, ma anche per un prezioso interesse storico e paesaggistico.
Enovitis in campo 2019, nella terra di Leonardo Da Vinci
La tappa toscana rappresenta anche un modo per rendere omaggio al grande Leonardo Da Vinci proprio nell’anno della celebrazione del 500° della scomparsa, uno scienziato che effettuò tra l’altro studi sulla sistemazione dei terreni, sull’erosione e sulla regimazione delle acque.
Trerose sorge nella parte sud-est della Denominazione ai confini con l’Umbria e il Lago Trasimeno. Si estende su 5 bellissimi colli per 200 ettari e il paesaggio si caratterizza per un alternarsi di vigneti, oliveti e seminativi. Ad oggi solo le parti sulle sommità di questi 5 colli sono piantate a vigneto per un totale di 103 ettari.
Enovitis 2019. È la volta dei vini rossi
Enovitis in Campo darà dunque modo ai costruttori di macchine e ai fornitori di prodotti, mezzi tecnici e servizi di cimentarsi tra i vigneti dedicati alla produzione dei grandi vini rossi. Il Vino Nobile di Montepulciano nel 2018 si è confermato all’insegna dell’export con una quota destinata all’estero pari al 78 per cento dell’intera produzione, mentre il restante 22 per cento viene commercializzato in Italia. La Germania continua ad essere il primo mercato con il 44 per cento della quota esportazioni.
Il secondo Paese di riferimento sono gli Stati Uniti che segnano ancora una crescita rispetto al precedente anno arrivando nel 2018 arrivando a rappresentare il 22 per cento dell’export. Successo anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 7 per cento delle esportazioni. Per quanto riguarda il mercato nazionale inoltre le principali vendite sono registrate in Toscana per il 48,5 per cento. Al Nord è stato venduto il 14 per cento del totale nazionale mentre nel restante Centro-Italia sud e Isole il 15 per cento. Un’altra tipologia produttiva quindi, che sottende rispetto alle passate edizioni una diversa tradizione agronomica e che conferma il ruolo della manifestazione quale vetrina dimostrativa e itinerante d’eccellenza tra il variegato panorama viticolo del nostro Paese.
Una formula ormai consolidata
L’obiettivo sarà dunque quello di bissare quantomeno i 6.500 visitatori registrati durante la scorsa edizione di Fabbrico (RE), grazie a una formula ormai ampiamente collaudata che consente di toccare con mano le più moderne tecnologie, i materiali e le attrezzature impiegabili in tutte le operazioni agronomiche che riguardano il vigneto dal tipo di impianto alla protezione fitosanitaria e alla nutrizione, alla gestione del suolo e della chioma fino alla vendemmia. Senza tralasciare i sistemi di irrigazione, di gestione e recupero della biomassa e di rilevamento per la viticoltura di precisione.