Dissesto e risparmio idrico. La strategia non fa acqua
L’immediata cantierabilità era una delle condizioni per beneficiare dei fondi messi a disposizione dalla Strategia nazionale per il risparmio idrico, la tutela territoriale, la lotta al dissesto idrogeologico del nostro Ministero delle Politiche Agricole. La Strategia – suddivisa nei periodi 2018-2019 e 2020 – ha visto nel primo biennio finanziati 67 progetti per complessivi 629 […]
L’immediata cantierabilità era una delle condizioni per beneficiare dei fondi messi a disposizione dalla Strategia nazionale per il risparmio idrico, la tutela territoriale, la lotta al dissesto idrogeologico del nostro Ministero delle Politiche Agricole.
La Strategia – suddivisa nei periodi 2018-2019 e 2020 – ha visto nel primo biennio finanziati 67 progetti per complessivi 629 milioni di euro. Nel corso del 2020 ha preso il via una nuova importante tranche di interventi, per circa 500 milioni e la realizzazione di 52 progetti.
Nuove risorse per proseguire nel programma avviato
«Non è civile un Paese dove un’opera pubblica, anche di pochi chilometri – il commento del Ministro dell’agricoltura, Teresa Bellanova – ha bisogno di anni per vedere la luce, con un costo enorme per i cittadini e la qualità della loro vita. Le decine di opere in fase di realizzazione che abbiamo avviato dimostrano che è possibile un’alternativa. L’abbiamo fatto e stiamo continuando a farlo, anche con una capacità forte di attrazione delle risorse per proseguire nel programma avviato. Il che aggiunge al contrasto al dissesto idrogeologico e alla riduzione dei rischi legati alla scarsità idrica, una nuova salvaguardia e tutela del paesaggio».
Nella Strategia nazionale rientra anche la Banca dati degli Investimenti irrigui e il Sistema informativo nazionale per la gestione della risorsa idrica in agricoltura. Obiettivo della Banca è il supporto alla programmazione degli interventi finalizzati alla riduzione dei rischi in agricoltura, sia in relazione alla scarsità idrica, sia al dissesto.