DINO MAGGIONI. Risponde a Trattoriweb il Presidente di CNH Industrial Parts & Service
Dottor Maggioni, ci può innanzitutto spiegare che cos’è CNH Industrial e in particolare in cosa consiste l’attività Parts & Service? CNH Industrial è diventata operativa nel settembre 2013 in seguito alla fusione tra Fiat Industrial e CNH Global. L’attività Parts & Service di CNH Industrial si occupa dell’approvvigionamento, della gestione e della distribuzione di parti di […]
Dottor Maggioni, ci può innanzitutto spiegare che cos’è CNH Industrial e in particolare in cosa consiste l’attività Parts & Service?
CNH Industrial è diventata operativa nel settembre 2013 in seguito alla fusione tra Fiat Industrial e CNH Global. L’attività Parts & Service di CNH Industrial si occupa dell’approvvigionamento, della gestione e della distribuzione di parti di ricambio originali di tutti i marchi del gruppo. La nascita di CNH Industrial ha innescato a livello delle attività Parts & Service un processo di integrazione finalizzato a riunire sotto un’unica bandiera tutti i codici finora gestiti separatamente.
Nel settembre 2014 è stato avviato il progetto “CNH Industrial Genuine Parts”. In cosa consiste?
Il progetto “CNH Industrial Genuine Parts” è volto al raggruppamento dei 12 marchi del gruppo attraverso la comune identità di appartenenza. Dal punto di vista visivo ciò si traduce nella creazione di una marcatura prodotto e di un packaging identici per tutti i brand (Case IH, Steyr, Case Construction, New Holland Agricolture, New Holland Construction, Iveco, Iveco Astra, Iveco Bus, Heuliez Bus, Magirus, Iveco Defence Vehicles e FPT).
Cosa c’è dietro questa strategia? È solo una questione di packaging o il progetto segna un sensibile cambiamento anche nel sistema di lavoro?
Entrambi gli aspetti sono coinvolti. Dal punto di vista del cliente finale, rappresenta un’operazione di immagine. Ma ciò segna anche dei cambiamenti tangibili nell’organizzazione e nella funzionalità del sistema traducibili in miglior coordinamento e quindi maggior efficienza. Inoltre attraverso economie di scala ci saranno vantaggi anche a livello di costi. I clienti di tutti i nostri marchi usufruiscono di parti di ricambio originali che rispondono a specifiche molto rigorose. Rinforzare il branding delle nostre parti di ricambio originali è innegabilmente uno dei pilastri del nostro approccio alla fidelizzazione delle diverse clientele. Al tempo stesso ciò rappresenta un modo per incrementare la notorietà di CNH Industrial. Questa nuova identità rappresenta garanzia di qualità totale e massimizza il nostro livello di servizio creando sinergie per i nostri network. Andiamo verso una codifica standard per tutti i brand. Il primo passo intrapreso è la standardizzazione del packaging per irrobustire l’immagine della struttura unitaria.
La standardizzazione visiva di tutti i ricambi originali avrà una diversa ripercussione a livello d’immagine per ciascun brand. Non comporterà secondo lei anche un danno d’immagine a quei marchi particolarmente ben posizionati nel segmento alto del proprio mercato?
No, io non credo. Non c’è nessun segreto: CNH Industrial rappresenta una serie di brand senza nasconderli. Tutti i nostri clienti e concessionari hanno come una doppia cittadinanza. È vero che alcuni brand sono particolarmente amati e ciascuno racchiude un valore e un radicamento diverso. Ad esempio New Holland Agricolture ha sicuramente raggiunto in Europa un’importante apprezzamento attraverso la sua storia fatta di contaminazioni e matrimoni di grande successo. Ma in Nord America ottimi livelli di fidelizzazione sono raggiunti da Case IH. È vero che esiste un impatto emotivo di alcuni brand sulla clientela. A questo proposito, CNH Industrial deve rappresentare la forza della ragione. Una base di garanzia ancora maggiore. Tutti i nostri 12 marchi trarranno beneficio da questa strategia.
A che punto è oggi il progetto “CNH Industrial Genuine Parts”? Ci sono differenze sostanziali di approccio nel settore agricolo rispetto a quello industriale?
Non c’è differenza; l’approccio è trasversalmente uguale. Per quanto riguarda il punto di implementazione, attualmente siamo a regime a livello di packaging coerentemente con la priorità data. Con i futuri lanci di prodotto si realizzerà anche una standardizzazione fisica. Il packaging ha una funzione chiave: è stato sviluppato in modo tale da portare benefici sia a livello di organizzazione del magazzino che a livello marketing. Esso è in grado di comunicare il proprio valore e molti concessionari stanno sperimentando questa funzione nei propri showroom.
Crisi economica e finanziaria. Le immatricolazioni sono costantemente in calo in ogni settore. L’attività Parts & Service quanto è sensibile a questa situazione di mercato?
Le immatricolazioni sono in calo in ogni settore in Europa, ma in altre regioni del mondo il trend è diverso. Nel comparto dell’aftermarket le variazioni sia positive che negative si avvertono in modo molto smorzato perchè si lavora su un parco che è molto più esteso. Parts & Service era un’opportunità che CNH Industrial ha saputo ben interpretare e ora rappresenta un’importante realtà. Pensate a un concessionario: il primo pensiero è quello di vendere, ma poi diventa fondamentale continuare a partecipare all’intero ciclo di vita. Le immatricolazioni rappresentano solo un piccolo elemento del ciclo da prendere in considerazione. Le opportunità sono notevoli anche in settori in cui si assiste ad un’erosione del parco circolante.