Deutz-Fahr 6215

Inaugurata nel 2017, Deutz Fahr Land è un moderno stabilimento tedesco. Qui  vengono prodotti tutti i trattori del gruppo SDF con potenze superiori a 140 cavalli. È da queste linee di montaggio di ultima generazione che nasce il Deutz-Fahr 6215 TTV Agrotron. Oltre 200 cavalli di potenza e trasmissione a variazione continua. Si pone al vertice di una delle gamme più importanti per le aziende agricole. Parliamo di quella che deve compiere tutti i lavori più duri in campo e nei trasporti e a cui è richiesta massima flessibilità e adattabilità.

Deutz-Fahr 6215 TTV Agrotron, dotazioni al di sopra degli standard

La versione in prova è ricca di dotazioni e delle più avanzate tecnologie disponibili. L’Agrotron 6215 TTV unisce lo stile inconfondibile di un design d’autore a un ambiente di lavoro accogliente e confortevole. Questo, per garantire un mezzo altamente performante, in grado di soddisfare gli agricoltori più esigenti.

L’alta qualità dei componenti certifica ulteriormente la bontà e l’affidabilità del progetto, che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’intera produzione SDF. Per esempio, il motore Deutz Stage V, la trasmissione ZF, il ponte anteriore Dana, l’impianto idraulico Bosch Danfoss,

Deutz-Fahr 6215

La meccanica per una vocazione pesante

Oltre a essere il modello più potente della serie 6, il Deutz-Fahr 6215 TTV Agrotron è anche insieme al 6205 il più grande e pesante. Il passo è di 2.848 millimetri, mentre il peso oscilla in base all’allestimento tra un minimo di 8.400 e un massimo di 8.800 chili, caratteristiche che denotano una più spiccata vocazione per le lavorazioni primarie in campo aperto e per il traino pesante. Dal punto di vista estetico non ci sono differenze con la precedente versione Stage IV, e a dire il vero neanche sotto al cofano.

Il sei cilindri Deutz TCD 6.1 con EGR, SCR e DPF era già pronto per lo Stage V ed è stato dunque sufficiente aggiornare il software per effettuare l’upgrade. Nessuna complicazione aggiuntiva dunque, col filtro antiparticolato che compie il processo di rigenerazione in maniera passiva, senza richiedere cioè nessun intervento di attivazione manuale ne influire sui consumi di carburante o sulle prestazioni del trattore. Anche la taratura del propulsore rimane invariata, con un picco di potenza massima di 212 cavalli che si raggiunge a 1.900 giri, che diventano 226 in modalità ‘boost’, disponibili cioè solo per i fabbisogni extra in fase di trasporto o con l’utilizzo della Pto.

Deutz TCD, il ruggito del Deutz-Fahr 6215

Progettato essenzialmente per applicazioni agricole e off-road, il Deutz TCD ha una curva di coppia che si mantiene sui valori massimi in un ampio arco di giri: tra 1.100 e 1.900 giri/min c’è sempre almeno il 94 per cento di coppia disponibile, e questo permette al motore di reagire in maniera immediata agli improvvisi aumenti di carico.

L’efficienza del motore è poi sempre mantenuta ottimale dalla presenza di una efficiente ventola viscostatica elettronica, dal gruppo radiatori con elementi in alluminio e dal filtro dell’aria con tecnologia PowerCore che attraverso tubi ciclonici a spirale e tubi fiessibili dell’aspiratore eliminano il 95 per cento della polvere prima del suo passaggio al filtro primario aumentando la portata d’aria del 20 per cento rispetto a quella degli analoghi filtri standard. Ottima poi la capienza del serbatoio carburante, 400 litri, che garantisce un’autonomia di lavoro veramente elevata.

Deutz-Fahr 6215

Il cambio è una certezza

Il moto arriva alle ruote tramite la trasmissione a variazione continua ZF, che come noto privilegia la componente meccanica per trasferire la potenza, con una conseguente migliore efficienza in termini di consumi. Le gamme operative sono 4, entro cui la componente di potenza meccanica è sempre almeno il 60 per cento della potenza totale espressa e raggiunge il 100 per cento attorno a 5, 15, 30 e 50 chilometri orari. Nella pratica si viaggia da zero a 50 all’ora senza interruzione di coppia gestendo tutto dalla comodissima leva Maxcom secondo una delle tre modalità di guida preimpostate.

La più intuitiva è ovviamente la modalità automatica: basta impostare la velocità desiderata che il sistema elettronico provvede a mantenere costante adeguando il regime del motore sul valore ottimale in rapporto alle variazioni di carico. La modalità Pto si attiva automaticamente quando si aziona la presa di forza e consente di variare la velocità di avanzamento mantenendo costante il regime del motore impostato. Naturalmente è poi possibile gestire il trattore in modalità manuale, cioè agendo sul padale dell’acceleratore e/o sull’ergonomica leva multifunzione Maxcom per variare regime motore e velocità di avanzamento.

La prova completa, corredata dai grafici di rendimento, dei costi d’esercizio e delle comparazioni con gli altri trattori della stessa classe di peso, è consultabile sullo sfogliabile di novembre, disponibile a questo indirizzo a p.42 oppure cliccando sul pulsante qui sotto.

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