Demicheli confermato alla guida dei contoterzisti lombardi
Già vicepresidente di Uncai e presidente di Apima Cremona, Demicheli è stato confermato anche alla guida di FLIMA, la Federazione Lombarda Imprese Meccanizzazione Agricola
Un’altra conferma per Clevio Demicheli, tra i nomi più in vista del contoterzismo italiano: il già vicepresidente di Uncai noncé presidente di Apima Cremona, è stato confermato anche alla guida dei contoterzisti lombardi. Nello specifico, Demichele è stato riconfermato alla presidenza della Federazione Lombarda Imprese Meccanizzazione Agricola – FLIMA.
“La fiducia accordatami – ha esordito Demicheli – mi stimola a continuare un percorso sindacale che ha come punto di arrivo quello di fare della nostra organizzazione uno strumento coeso e pronto e farsi carico delle esigenze dei contoterzisti lombardi, intervenendo con la dovuta autorevolezza ai vari tavoli decisionali. Le associazioni provinciali delle imprese agromeccaniche si avviano a compiere 80 anni”.
“Senza timore di essere smentiti, posso affermare che l’agricoltura lombarda ha eretto il suo primato sulla figura dell’agromeccanico, ponendosi come uno degli elementi portanti dell’innovazione competitiva in agricoltura, muovendosi anche in concorrenza fra di loro. Per questo motivo, solo grazie a Uncai e alla Flima, i contoterzisti dispongono oggi di un proprio albo regionale di categoria e godono, giustamente, di finanziamenti a loro dedicati e di incentivi fiscali che dovrebbero essere ampliati, soprattutto per quanto riguarda il gasolio agricolo”.
Le sfide per i contoterzisti lombardi
In un quadro competitivo che richiede sempre più innovazione tecnologica, conoscenze specifiche e professionalità l’attività dei contoterzisti diventa strategica per la crescita e lo sviluppo dell’azienda agricola. “Abbiamo interessi convergenti con gli agricoltori, per questo è fondamentale procedere insieme sui grandi temi connessi allo sviluppo dell’agricoltura, dalla siccità alle Tecniche di Evoluzione Assistita, dalle agroenergie al carbon farming, per far crescere insieme, in termini dimensionali, economici e finanziari, sia le aziende agricole sia quelle agromeccaniche”.
“In particolare – ha concluso – la nuova Pac metterà a dura prova il settore con la riduzione della contribuzione netta e con la condizionalità green rafforzata. Agromeccanici e agricoltori sono chiamati a fare quadrato insieme con la Regione contro chi, da un lontano ufficio di Bruxelles, mette in discussione il mondo rurale, negandone a priori sostenibilità e dignità attraverso un eccesso di regolamenti, sempre confusi e inattuali, e una drammatizzazione caricaturale che riduce tutti noi a comprimari di un teatrino naturale”.