Correva il 1969, Same si era solidamente insediata al secondo posto nell’ immatricolato italiano preceduta solo dal Gruppo Fiat-OM. La Casa di Treviglio pagava principalmente l’assenza di trattori cingolati nella sua offerta e spingeva i modelli ruotati a doppia trazione, settore nel quale era da sempre leader. Però, anche escludendo i trattori a cingoli, nel segmento dei ruotati al di sotto dei 40 cavalli Same era in difficoltà nei confronti di Fiat. Quest’ultima si stava apprestando a lanciare l’erede del 250, il modello 300 da 28 cavalli e Same decise di rompere gli indugi e di proporre un modello completamente nuovo, il “Delfino”.

Sezionato del Delfino 32. L’impostazione meccanica era moderna e funzionale, notare la frizione bidisco e il rinvio della doppia trazione centrale e coassiale

Era una versione semplificata e rimpicciolita del Centauro del 1965 e del Minitauro del 1968 ma ne conservava tutte le innovative caratteristiche. La versione e due ruote motrici pesava 12 quintali mentre quella a doppia trazione arrivava a 1.350 chili. Di dimensioni contenute, il passo non superava i 1.700 mm, era rivolto a tutte le piccole aziende agricole nonché a quelle più grandi come mezzo complementare. Il nome della prima versione era Delfino 32 e fu lanciato nel 1970 con il suffisso di “centoattrezzi” per rimarcarne la polivalenza e l’esteso campo di utilizzo.

Bel modello ultima versione ancora al lavoro sull’ Appennino settentrionale. E’ stato zavorrato anteriormente e dotato di parabrezza e tettuccio.

Delfino, una storia lunga 26 anni

Quella nuova utilitaria dei campi era spinta da un motore Same bicilindrico raffreddato ad aria da 30 cavalli dotato di pompe iniezione singole e immerse. Il Delfino 32 fu prodotto dal 1970 al 1972 quando fu sostituito dal gemello leggermente potenziato chiamato Delfino 35, che proseguì la sua lunga carriera sino al 1996. Il Delfino 35 con le sue varianti da frutteto, vigneto e “granluce” si impose meritatamente come il piccolo trattore più richiesto in Italia scalzando definitivamente dal gradino più alto del podio nel segmento la Fiat.

Il modello 300 della Casa modenese, ultimo erede del 18 “la piccola” abbandonò la scena nel 1985 e il Delfino 35 dominò incontrastato fino al 1990. In quell’anno uscì il Fiat 35-66 che si spartì il mercato con il Same e il gemello Lamborghini 235. Il Delfino 35 fu prodotto fino al 1995 nella versione a due ruote motrici e fino al 1996 nella più richiesta e venduta versione a quattro ruote motrici. Dopo ben 26 anni di più che onorata carriera con quasi 29 mila esemplari prodotti, lasciò il posto ai validissimi Solaris che ne rinnovarono i fasti e i successi.

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