Cummins Performance Series, due anni dopo. Sono passati poco meno di due anni dall’esordio dei motori Stage V Performance Series di Cummins, presentati per la prima volta ad Agritechnica 2017. Abbiamo fatto una chiacchierata con Steven Nendick, Responsabile Comunicazione e Marketing del colosso statunitense, per parlare non solo del Performance Series 6,7 litri con coppa strutturale, ma anche delle prossime mosse dell’azienda, che vuol puntare ancora con decisione sull’agricolo.

Il motore strutturale Cummins Performance Series B6.7

Cummins Performance Series

Come riassumerebbe le principali caratteristiche del motore strutturale Cummins B6.7 litri?

La versione strutturale è stata progettata associata all Performance Series B6.7, l’ultima versione dei motori Cummins Serie B sviluppata per rispettare gli standard Stage V. Con oltre 13 milioni di unità vendute nel mondo, i motori della Serie B garantiscono prestazioni elevate in applicazioni complesse. In ambito agricolo, la loro reputazione si basa su capacità e lunga durata.

Per lo Stage V, il modello B6.7 eroga fino a 243 chilowatt, con una coppia di picco di 1.375 Newtonmetro, in aumento del 30 percento rispetto allo Stage IV.

Cummins riesce ad adattare le prestazioni del motore al lavoro sul campo, grazie all’integrazione di tecnologie in-house come quelle relative alla combustione, alla sovralimentazione, sistemi di alimentazione, post-trattamento dei gas di scarico e controllo elettronico. Il B6.7 può usare indifferentemente turbocompressori wastegate o a geometria variabile, a seconda delle necessità.

Quale sarà il prossimo motore strutturale Cummins?

Cummins continua a sviluppare i suoi prodotti sulla base delle esigenze espresse dai clienti. Questo vale sia per il diesel che per le soluzioni alternative. Il B6.7 è il primo passo nella nostra gamma strutturale, ci aspettiamo di aggiungerne degli altri.

Cummins Performance Series. ‘More with less’

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Le caratteristiche dello Stage V per applicazioni agricole: per esempio, l’eccellente densità di potenza del modello F38, potrebbe essere la carta vincente?

I costruttori di macchine agricole stanno provando a realizzare macchine sempre più produttive, in altre parole più leggere e potenti e con un elevato livello di affidabilità. È possibile ottenere tutto questo perché i motori di ultima generazione consentono un approccio del tipo ‘more with less’, vale a dire motori in grado di erogare una maggiore densità di potenza rispetto ai modelli precedenti, ma utilizzando un numero inferiore di componenti.

I motori Stage V Performance Series di Cummins, e in particolare i nostri modelli F3.8 e B4.5 da 4 cilindri, incarnano proprio questo trend. La potenza e la coppia sono state molto incrementate rispetto agli Stage IV; sono entrambi leader nella loro categoria di potenza; inoltre, l’architettura semplificata assicura maggiore affidabilità ed efficienza nei consumi. Gli Oem hanno quindi l’opportunità di aumentare le potenzialità delle loro macchine oppure di scegliere un motore di dimensioni più piccole con prestazioni più elevate, risparmiando quindi peso e denaro. Per gli agricoltori, questo si traduce in consumi e costi di manutenzione inferiori senza rinunciare alla produttività.

È corretto dire che Cummins riafferma il suo ruolo come player ‘multitasking’ in campo agricolo, con interessi sia nell’endotermico che nei sistemi di post-trattamento e nelle batterie?

Proprio quest’anno ricorre il centenario da quando Cummins ha iniziato a sviluppare e produrre motori diesel, e il primissimo motore venne utilizzato proprio in agricoltura. L’industria continua a esplorare e investire in soluzioni che guardano al mercato agricolo e Cummins è certamente in prima linea. Stiamo sviluppando batterie per automotive e applicazioni industriali in seguito all’acquisizione di Brammo, Johnson Matthey Battery Systems (Jmbs) e Efficient Drivetrains (Edi). Abbiamo anche, di recente, acquisito l’azienda canadese Hydrogenics, specializzata nel business dei combustibili a idrogeno, un investimento che ci consente di sviluppare la nostra expertise e permettere loro di produrre in modo affidabile, come abbiamo sempre fatto con i nostri diesel.

A proposito di post-trattamento nei motori Stage V…

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Sotto il cofano dei grossi trattori, superiori ai 129 kW, c’è abbastanza spazio, per i sistemi di post-trattamento. Quali sono le soluzioni Cummins per guadagnare lo spazio necessario alla catena cinematica?

Gli standard sempre più stringenti in tema di emissioni, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria, hanno aumentato la complessità di motori e sistemi di post-trattamento. È dunque più difficile per gli Oem alloggiarli nelle macchine non inficiando la visuale dell’operatore.

La competenza in-house di Cummins, in termini di post-trattamento, ha portato allo sviluppo del sistema Single ModuleTM che, più piccolo e leggero rispetto al predecessore Stage IV, è utilizzato nei motori Performance Series di Cummins (F3.8, B4.5, B6.7 e L9). Il risparmio è nell’ordine del 40 percento in quanto a dimensioni e del 20 percento sul peso. Sono disponibili diverse configurazioni flessibili che consentono ai nostri ingegneri di adattare il sistema ad applicazioni specifiche, come i trattori agricoli. Inoltre, l’elevata efficienza del trattamento degli NOx permette di raggiungere il livello richiesto senza che sia necessario l’uso di Egr, riducendo la complessità dei motori. Il sistema è anche molto efficace e riduce il 99,9 percento del PM in termini di dimensione e di numero.

Steven Nendick

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