Credito d’Imposta 4.0, c’è la proroga: misura estesa al 31 dicembre 2023
Federacma esulta: "ringraziamo Governo per proroga beni innovativi 4.0". Gli agricoltori che hanno investito in mezzi e attrezzi con tecnologie innovative nel 2022 potranno quindi accedere al rimborso del 40%". I dettagli
Gli agricoltori e i contoterzisti che sono in attesa della consegna di un trattore o di un attrezzo agricolo possono tirare un sospiro di sollievo: la misura che prevede il rimborso fino al 40% dell’investimento effettuato, contenuta nel cosiddetto “Credito d’Imposta 4.0”, è stata estesa anche al 2023. Il prolungamento, richiesto a gran voce dagli operatori e dalle associazioni di categoria del settore, è stato inserito all’interno del consueto Decreto Milleproroghe di fine anno, varato dal Governo Meloni mentre le discussioni per la Legge di Bilancio sono ancora nel pieno del loro svolgimento.
La norma è stata estesa al 31 dicembre 2023 ed è valida per tutti quei beni, dotati di tecnologie 4.0 per l’efficientamento dell’operatività (come gli strumenti per l’agricoltura di precisione), su cui è stato sottoscritto un contratto d’acquisto ed è stato pagato il 20 per cento di acconto entro fine 2022. Come ribadito da Federacma (la sigla che riunisce i commercianti di macchine agricole), si tratta di un aiuto importante che non fa ricadere su agricoltori e rivenditori la colpa del ritardo nelle consegne dei beni prenotati, dovuto alle complicazioni legate al combinato disposto di crisi post-pandemica, energetica e delle materie prime, acuite dal perdurare della guerra in Ucraina.
Credito d’imposta 4.0 esteso al 2023, i commenti di Federacma
“Ringraziamo il Governo Meloni e, in particolare, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per aver previsto per decreto la proroga da noi fortemente richiesta nelle scorse settimane“, ha dichiarato il presidente Andrea Borio di Federacma. “Un doveroso ringraziamento va anche a tutti i deputati, di maggioranza e opposizione, che hanno compreso l’importanza della misura in questo particolare momento e hanno provato ad inserire emendamenti durante la conversione della Legge di Bilancio alla Camera”.
“Torneremo a chiedere di poter includere nella proroga i beni prenotati nel 2021 – prosegue Borio –. Seppur interessi un numero limitato di mezzi agricoli avrà un rilevante impatto sugli agricoltori che rischiano di perdere circa 30-40 mila euro ad investimento. Al contempo chiederemo al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di trovare le risorse necessarie affinché questi investimenti che trainano lo sviluppo agricolo nazionale vengano sostenuti adeguatamente, facendo ritornare anche nel 2023 la percentuale del credito d’imposta dall’attuale 20 al 40 per cento”, ha poi concluso il presidente di Federacma.