Credito d’imposta per imprese agricole, via libera alla misura per potenziare il commercio elettronico
Il valore stabilito dal MiPAAF è pari al 40% delle spese sostenute tra il 2021 e il 2022 per il potenziamento degli e-commerce legati alla vendita di prodotti agroalimentari
Digitalizzazione. Una delle sei missioni inserite all’interno del PNRR nonché uno degli aspetti cruciali che ha guidato l’esecutivo, nelle vesti del MiPAAF, nel varare la misura con cui è stato introdotto il credito d’imposta al 40% sulle spese che le aziende agricole e agroalimentari hanno effettuati nel biennio 2021-2022 per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico. Come annunciato dal MiPAAF, è stato infatti pubblicato sul sito delle Agenzie delle Entrate il provvedimento che definisce i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito di imposta per gli anni 2021 e 2022 a favore delle reti di imprese agricole e agroalimentari per migliorare le potenzialità di vendita a distanza.
Credito d’imposta fino a spese di 50.000 €. Le modalità
Il provvedimento, che è stato condiviso con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per gli aspetti relativi alla normativa sugli aiuti di Stato, concede il credito di imposta nella misura del 40 per cento dell’importo degli investimenti sostenuti, e comunque non superiore a 50.000 euro, in ciascuno dei periodi d’imposta di spettanza del beneficio. Obiettivo del provvedimento, al quale il MiPAAF ha collaborato attivamente, in particolare per le questioni strettamente legate alle imprese agricole e per gli aspetti relativi alla normativa sugli aiuti di Stato, è quello di sviluppare e potenziare le attività commerciali in ambito agricolo e agroalimentare e favorire nuove opportunità in particolare per quanto riguarda il commercio extranazionale e implementale la logistica.
Tra le varie voci, sarà possibile detrarre anche le spese relative alla creazione di depositi fiscali virtuali nei Paesi esteri gestiti dagli organismi associativi, le spese relative alla stipula di accordi con gli spedizionieri doganali, anche ai fini dell’assolvimento degli oneri fiscali, e per le attività e i progetti legati all’incremento delle esportazioni, infine per la dotazione di nuove tecnologie, software, e per la progettazione, l’implementazione e lo sviluppo di database e sistemi di sicurezza.
Per gli investimenti realizzati nel 2021 la comunicazione va inviata dal 20 settembre 2022 al 20 ottobre 2022, mentre per l’anno in corso è previsto che la comunicazione delle spese ammissibili va inviata dal 15 febbraio al 15 marzo dell’anno successivo a quello di realizzazione degli investimenti.