La caccia ai liquidi dell’UE per far fronte alle ripercussioni del Covid-19 è partita. La proroga della scadenza per le domande di pagamento della PAC fino al 15 giugno non è l’unico provvedimento adottato  per venire incontro alle difficoltà degli agricoltori in risposta all’emergenza Coronavirus. 

Covid-19. Liquidità per gli agricoltori

Covid-19. Flessibilità e semplificazione

In particolare la Commissione europea ha introdotto un’eccezionale flessibilità e semplificazione nell’uso dei fondi di investimento strutturali europei, compreso il Fondo FEASR, stabilendo nuove norme sull’uso degli strumenti finanziari, la riallocazione dei fondi e il rinvio per la presentazione delle relazioni annuali.

Covid-19. Liquidità per gli agricoltori

Agricoltori e altri beneficiari dello sviluppo rurale potranno dunque beneficiare di prestiti o garanzie fino a 200.000 euro a condizioni favorevoli, mentre i paesi dell’UE saranno autorizzati ad utilizzare la liquidità ancora disponibile nell’ambito dei loro programmi di sviluppo rurale (PSR), anziché farla rientrare nel bilancio dell’UE, potranno usufruire di più tempo per la presentazione delle relazioni sull’attuazione dei loro PSR e non dovranno modificare i loro accordi di partenariato per modificare i loro PSR.

Da metà ottobre gli anticipi ricalcolati

Sulla Pac la Commissione è intervenuta al fine di aumentare la liquidità degli agricoltori alzando gli anticipi dei pagamenti diretti dal 50 al 70 per cento e dei pagamenti per lo sviluppo rurale dal 75 all’85 per cento (anticipi che gli agricoltori inizieranno a ricevere da metà ottobre).

Per ridurre gli oneri amministrativi ed evitare inutili ritardi verranno inoltre ridotti i controlli fisici in loco e il margine di manovra per i requisiti temporali.

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