Partita a novembre, la prima edizione dell’Innovation Agri Tour sta affrontando attraverso una serie di incontri i temi più ‘caldi’ e attuali del comparto agricolo, sempre più al centro dell’agenda politica italiana ed europea.

Nel primo webinar abbiamo affrontato  gli scenari della nuova PAC dialogando con chi la sta studiando ed elaborando e con le principali categorie che ne usufruiranno. Nel secondo ci siamo invece addentrati nei meandri dell’Agricoltura 4.0, analizzando le opportunità e i nuovi strumenti digital che la caratterizzano.

La terza e ultima puntata del 2020 è fissata per il 15 dicembre alle ore 14 e affronterà il tema dei contratti di filiera che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppano nei diversi segmenti della filiera agroalimentare.

CONTRATTI DI FILIERA, SFIDE E OPPORTUNITÀ

15 Dicembre – ore 14.00

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Interverranno:

Gianpiero Salerno – Ufficio Politiche di filiera del Mipaaf

Stefano Leporati – Responsabile Nazionale Politiche Economiche di Coldiretti

Luigi Ganazzoli – Responsabile Acquisti del Gruppo Barilla

Giovanni Samela – Agronomo

Alessandro Mianzan – Responsabile Prodotto Macchine da Raccolta Fendt Italia

Con il termine contratto di filiera, in Italia si intendono due linee progettuali tra loro differenti. Entrambe volte a valorizzare, incentivare e favorire il rafforzamento delle produzioni di qualità, progettate per far entrare i produttori in circuiti virtuosi che li “rimettano al centro del campo” di gioco, e aiutare il sistema agricolo italiano a crescere sotto diversi punti di vista.

Il primo è un vero e proprio bando che prevede l’accordo tra un soggetto pubblico, cui compete l’erogazione dei finanziamenti, il Ministero delle politiche agricole e le parti private che si impegnano in un programma di investimento. Questo generalmente parte dalla produzione agricola per dipanarsi lungo tutta la filiera dalla produzione primaria, alla trasformazione, fino a coinvolgere chi commercializza e distribuisce prodotti agricoli e agroalimentari. Non escludendo enti di ricerca, università e organizzazioni impegnate nello studio di nuovi processi o prodotti.

La seconda tipologia di contratto di filiera invece è diverso e prevede incentivi pubblici per gli agricoltori che vi aderiscano. È un accordo tra privati tipicamente produttori e trasformatori che si impegnano rispettivamente a produrre e comprare un certo prodotto (realizzato secondo certe tecniche produttive) con caratteristiche e prezzo predefinite, per un certo arco di tempo. Bene, il Ministero premia il produttore con un pagamento che varia in funzione del terreno impegnato, del prodotto e delle caratteristiche del produttore stesso.

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