Grande affluenza alla consueta assemblea dicembrina dei contoterzisti della Romagna, organizzata dalla sigla Apimai Ravenna (in forze presso Uncai): sono stati più di 200 a presentarsi alla Campaza di Fosso Ghiaia per fare il punto sullo stato dell’arte del settore, discutere delle problematiche che affliggono il comparto e tracciare una strategia in vista dei prossimi mesi.

Il 16 dicembre Roberto Scozzoli, direttore di Apimai Ravenna nonché direttore tecnico Uncai, ha dunque aperto l’assemblea invernale dell’Associazione locale di Contoterzisti invitando tutti a prendere coscienza del proprio valore. L’incontro, organizzato con il contributo del Consorzio agrario di Ravenna e di Erba medica Continental Semas, ha confermato il consiglio direttivo dell’Associazione che è cresciuta negli ultimi anni, arrivando ad accasare oltre 200 soci non solo del Ravennate, ma anche di Cesena, Forlì, Rimini e Bologna.

Contoterzisti, alle spalle un triennio complesso

“Un triennio complesso, iniziato con la pandemia, proseguito con la fiammata dei costi di produzione e con conflitti che hanno rotto gli equilibri mondiali”, ha sottolineato Scozzoli nel suo intervento. “Negli ultimi tre anni le campagne romagnole hanno patito siccità, trombe d’aria, cavallette e l’alluvione dello scorso maggio. Nelle avversità i contoterzisti si sono sempre distinti, tanto che Apimai Ravenna è cresciuta di importanza e di numero. Siamo il motore di un’agricoltura duramente colpita, spetta a noi farla ripartire. Per non dimenticarlo abbiamo realizzato una cartolina con francobollo commemorativo dell’alluvione e annullo filatelico”. La cartolina era in vendita all’ingresso della sala a 5 euro, 3.5 destinati agli alluvionati.

“Un riconoscimento al valore della squadra che compone la Apimai”, ha detto il presidente uscente Roberto Tamburini, introducendo gli altri ospiti di giornata, a partire dal presidente Uncai Aproniano Tassinari e dal vice Clevio Demicheli, che hanno espresso preoccupazione per la fruit valley d’Italia, vittima di tropicalizzazione del clima, malattie e alluvione: “Le soluzioni non mancano, ma occorre intervenire subito con decisione, contoterzisti e agricoltori, valutando anche cultivar alternative con pari valore aggiunto”.

Potrebbe interessarti

Presente all’incontro anche il presidente di Confagricoltura Ravenna Andrea Betti che ha invitato il mondo della rappresentanza agricola a cambiare passo: “Non deve più essere una battaglia fra di noi”, ha detto. “I problemi sono i medesimi per tutti gli agricoltori. Occorre collaborare, altrimenti la politica fa ciò che crede”, ha concluso auspicando una rappresentanza unta del mondo agricolo. Sulla stessa linea il presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte che conferma la necessità di una maggiore coesione del mondo agricolo: “Dobbiamo essere propositivi e risoluti con il Governo. Perdere i terreni più colpiti dall’alluvione dello scorso maggio, quelli collinari, significherebbe perdere interi territori”. Sono invece arrivate parole di speranza da Massimo Masetti, direttore del Consorzio agrario di Ravenna: “Il grano sta crescendo bene”, ha detto, “Fra sei mesi avremo i capannoni pieni. Fra quattro mesi inizieremo a vedere buoni frutti sui nostri alberi”.

Ma è stato necessario entrare con le macchine e gli attrezzi giusti nei campi per ridare fertilità al suolo e non sempre è stato facile e non dappertutto è stato fatto possibile. “Dove è stato necessario reimpiantare il frutteto facciamo fatica a farci riconoscere i danni per il mancato reddito: occorrono tre anni prima che un nuovo impianto vada a produzione. Mentre i contoterzisti non stanno ricevendo nulla per i mancati guadagni”, ha concluso Scozzoli.

Quindi gli sponsor hanno presentato il meglio dei prodotti e servizi offerti: macchine e attrezzi agricoli nel caso del Consorzio agrario di Ravenna e sementi di erba medica nel caso di Continental Semences. “A seguito della catastrofe alluvionale che ha arrecato danni enormi alla microfauna e microflora tellurica con la scomparsa dei batteri nitrificatori autoctoni – ha spiegato il direttore Apimai e agronomo Scozzoli – è fortemente consigliata la semina di prodotti confettati con all’interno il rizobio specifico dell’erba medica con batteri nitrificatori che permetteranno alla pianta una rapida crescita e sviluppo”.

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati