Mentre l’emergenza alluvione sta lentamente rientrando, le squadre della Protezione Civile, coadiuvate dagli operatori contoterzisti, continuano a lavorare alacremente per ripristinare la viabilità sulle zone più colpite dall’alluvione che nella notte tra il 2 e il 3 maggio – in seguito alle abbondanti precipitazioni che si sono susseguite senza soluzione di continuità per più giorni – ha travolto l’Emilia-Romagna. Tante le province colpite, con interi comuni completamente allegati nel bolognese e nel ravennate, e con danni ingenti anche nell’imolese e nel modenese. Numerosi i torrenti e i fiumi esondati, tra cui il Leno, il Ramone e il Senio, che hanno portato alla distruzione di numerosi campi coltivati.

Escavatori, pale, ruspe e trattori: come messo in evidenza dalla sigla di categoria Cai-Agromec, sono tanti i mezzi dei contoterzisti all’opera per chiudere le falle aperte negli argini di fiumi e torrenti dalla furia delle acque, sistemare strade, rimuovere detriti e fango. Gli agromeccanici sono al lavoro con le loro macchine e attrezzature, in coordinamento con le Prefetture e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna, per riparare i danni provocati dall’alluvione che ha colpito la parte centro-orientale della regione Emilia-Romagna.

Le testimonianze dei contoterzisti

«Da ieri sera abbiamo iniziato a posare i massi ciclopici sulla falla aperta nell’argine dei torrenti Gaiana e Quaderna – racconta Daniele Pesci, contoterzista di Selva Malvezzi e socio di Atma Bologna – la mia azienda è proprio in prossimità di due rotture e stiamo intervenendo con uno scavatore da 250 quintali di stazza, la giusta dimensione per il lavoro da fare in questa situazione. Già oggi non esce più acqua. In passato sono intervenuto su richiesta della Bonifica Renana per togliere detriti e sedimenti depositati nei fossi, sempre in occasione di un’alluvione».

«Siamo sempre al servizio del territorio, pronti a fare la nostra parte sia per gli interventi invernali che riguardano principalmente la neve, sia in caso di calamità naturale come stavolta – spiega il vicepresidente di Cai Agromec e segretario regionale Feria Michele Pedriali – cerchiamo di dare un sollievo immediato sia alla popolazione civile colpita dall’alluvione sia alle aziende agricole che hanno visto i loro campi allagati con danni enormi per le produzioni cerealicole e ortofrutticole».

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