Confagricoltura si allarga: l’EPS entra a far parte della famiglia. Nel mirino il potenziamento delle strategie per la selvaggina
Le due sigle uniscono le forze per potenziare la tutela del comparto faunistico e venatorio in Italia. Sono 5.000 gli associati a EPS e 2.700 gli istituti faunistici aderenti che gestiscono un milione di ettari di superficie
Un adeguato riconoscimento delle attività che gli istituti faunistici privati svolgono a beneficio dell’intero sistema della biodiversità e della collettività; una piena progettazione e valorizzazione della filiera alimentare, venatoria e naturalistica e, dulcis in fundo, una necessaria, concreta e urgente revisione delle politiche fiscali per alleggerire la pressione sulle attività del comparto. Sono questi i tre punti fondamentali ala base delle convenzione firmata dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, e il presidente dell’Ente Produttori Selvaggina (EPS), Galdino Cartoni. L’intento è quindi quello di rinnovare e rafforzare la collaborazione tra i due soggetti per la tutela e la rappresentanza delle imprese agricole impegnate nella gestione faunistica del territorio.
In base alla nuova intesa, EPS diventa ente aderente alla Confederazione. Sono 5.000 gli associati a EPS e 2.700 gli istituti faunistici aderenti che gestiscono un milione di ettari di superficie. La Confederazione si impegna a fornire la propria collaborazione ed assistenza di tipo legale, previdenziale, sindacale, legislativa, tributaria, tecnica ed economica. EPS potenzierà la propria azione sul territorio grazie alla presenza capillare dell’associazione degli imprenditori agricoli in tutta la Penisola. Confagricoltura, infatti, ospita la sede nazionale dell’Ente presso i propri locali; inoltre, le parti valuteranno di comune accordo l’opportunità di trasferire la sede delle Sezioni regionali e Provinciali dell’EPS presso le Federazioni Regionali e le Unioni Provinciali di Confagricoltura.