Sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale: sono queste i due fari che stanno guidando i progetti agricoli della maggior parte delle imprese italiane, alla luce delle sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni, con il traguardo della PAC da una parte, e le incertezze dettate dalla turbolenze internazionali dall’altra. Concetti che anche Confagricoltura, nella figura del suo presidente Massimiliano Giansanti non ha mancato di ribadire, in occasione della serie di incontri “preparatori”, organizzati in quel di Bruxelles per illustrare le proposte delle imprese agricole italiane, alla vigilia della riunione del Consiglio Agricoltura UE, in programma il 21 marzo. Un evento cruciale, proprio alla luce delle difficoltà illustrate poc’anzi in conseguenza dello scoppio della guerra in Ucraina, chiamato a decidere le prime misure necessarie per aumentare, in particolare, la produzione di cereali e semi oleosi e contenere l’impatto del rialzo senza precedenti dei costi di produzione.

Confagricoltura, il punto in occasione del Consiglio Agricoltura UE

“L’Unione europea è chiamata ad aumentare la propria produzione agricola per contribuire a evitare una crisi alimentare a livello internazionale a seguito dell’invasione dell’Ucraina” – dichiara da Bruxelles il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. Nella capitale belga Giansanti sta avendo una serie di incontri per illustrare le proposte delle imprese agricole italiane alla vigilia della riunione del Consiglio Agricoltura UE, in programma il 21 marzo, chiamato a decidere le prime misure necessarie per aumentare, in particolare, la produzione di cereali e semi oleosi e contenere l’impatto del rialzo senza precedenti dei costi di produzione.

“Siamo da sempre convinti che crescita della produzione e competitività delle imprese possano coesistere con una maggiore sostenibilità ambientale – sottolinea Giansanti -Occorre fare pieno affidamento sulla ricerca scientifica e sulle innovazioni tecnologiche. A questo proposito, nel corso degli incontri con le Istituzioni della UE, ho sottolineato l’urgenza di aprire definitivamente la strada alle tecnologie di evoluzione assistita (TEA)”.

“Dobbiamo dare seguito alla dichiarazione conclusiva del Consiglio Europeo informale della scorsa settimana con la quale è stato assunto l’impegno a migliorare la sicurezza alimentare, riducendo la dipendenza dalle importazioni di prodotti agricoli chiave – afferma Giansanti – Centrare il traguardo non comporta l’accantonamento degli obiettivi di neutralità climatica. L’Italia, tra l’altro, è in ottima posizione”. Secondo il Rapporto annuale della Commissione sulla transizione economica, sociale e ambientale negli Stati membri, i progressi fatti dall’Italia sono importanti: si sottolinea che nel nostro Paese sono diminuite le emissioni climalteranti e sono stati fatti grandi passi avanti per la tutela della biodiversità.

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