Durante le Commissioni Bilancio sul Documento di economia e finanza (DEF) 2022 – per l’occasione riunitesi congiuntamente sia per Camera che Senato – è intervenuta anche Confagricoltura, la sigla di settore che riunisce gli imprenditori e gli addetti del settore primario. Presente all’audizione nella figura del componente di Giunta Nicola Gherardi, Confagricoltura, dopo aver espresso apprezzamento al Governo per la gestione dei fondi del PNRR in merito all’agricoltura sostenibile nelle sue declinazioni (tradottesi, per esempio, nella possibilità di utilizzare il digestato agricolo e nel potenziamento della riconversione energetica delle serre) ha sottolineato la necessità di un intervento urgente su energia, fertilizzanti e mangimi. Ribadendo, poi, che il settore agricolo va sostenuto incentivando gli investimenti, per consolidare il suo ruolo chiave per una crescita sostenibile in termini ambientali, sociali ed economici.

Confagricoltura, le proposte per sostenere il settore agricolo

“L’agricoltura rischia di subire l’eccezionale aumento dei costi, che impatta drammaticamente sulla debolezza finanziaria del settore. Se a questo si aggiunge il timore di un’elevata inflazione accompagnata dal rallentamento nella crescita, il sentiment delle nostre imprese, proprio quando sono chiamate ad un maggiore sforzo produttivo per garantire la sicurezza alimentare, è pessimistico”, ha esordito Gherardi. A tal proposito, la proposta di Confagricoltura per contenere i costi del carburante, è quella di estendere il credito di imposta del 20% sull’acquisto, previsto per il primo trimestre, almeno al secondo trimestre, chiarendo che si riferisce a tutti gli usi del gasolio agricolo. In alternativa si propone di eliminare l’accisa sul carburante per il 2022.

“Le agevolazioni e gli interventi previsti per le imprese energivore – ha sottolineato Gherardi – andrebbero estese alle imprese agricole che rientrano nei parametri, potenziando invece la percentuale e il periodo di applicazione del credito di imposta per quelle non vi rientrano. Serve anche una rapida azione di contrasto all’aumento esponenziale del costo dei fertilizzanti e dei mangimi”.

Occorre intervenire sul decalage delle aliquote del credito d’imposta 4.0 e sulle attuali limitazioni del c.d. Bonus Sud, non applicabile alle imprese agricole. E’ necessario inoltre, per Confagricoltura, portare a regime la concessione del credito d’imposta per gli investimenti tecnologici nella misura del 50% prevista per il 2021, che potrebbe rappresentare una garanzia per l’accesso al credito presso banche ed istituti creditizi.

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