CNH Industrial, nel secondo semestre i ricavi superano i 6 mld $. L’utile schizza a 553 mln $
E nel frattempo il CdA ha approvato l’acquisto di azioni proprie per ulteriori 300 milioni di dollari. Wine: "abbiamo in serbo nuovi ed entusiasmanti prodotti da svelare alle prossime fiere e al nostro Tech Day di fine anno"
Lo spin-off da Iveco Group continua a dare i suoi frutti: e CNH Industrial festeggia. Anche il secondo trimestre del 2022, dopo un inizio d’anno positivo, prosegue sull’onda dei successi registrati tra gennaio e marzo. Dovuta soprattutto all’effetto degli aumenti di prezzo registrati come adeguamento al maggiore costo delle materie prime, l’impennata registrata da CNH Industrial tra aprile e giugno 2022 ha portato i ricavi consolidati alla cifra record di 6.082 milioni di dollari (+17,5% rispetto al secondo trimestre 2021 per le Continuing Operations, +20% a valuta costante) mentre l’utile netto è arrivato a toccare i 552 milioni di dollari. Durante il trimestre, CNH Industrial ha incassato 350 milioni di dollari dalla vendita della Engineered Films Division di Raven.
L’utile netto Adjusted è di 583 milioni di dollari, con un Risultato diluito per azione Adjusted di 0,43 dollari. Mentre l’EBIT Adjusted delle Attività Industriali è pari a 654 milioni di dollari (+82 milioni di dollari rispetto al secondo trimestre 2021), il free cash flow ammonta a 404 milioni di dollari (Attività Industriali). Per quanto riguarda invece i risultati del primo semestre, CNH Industrial ha totalizzato ricavi per oltre 10.7 mld $ e un utile netto di 888 mln $.
Nel frattempo, mentre il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’acquisto di azioni proprie per ulteriori 300 milioni di dollari, non sono mancati i cenni alle novità che nei prossimi mesi interesseranno le novità tecnologiche e di prodotto dei principali marchi del Gruppo (ovvero, per quanto riguarda il mondo dell’agromeccanica, New Holland, Case IH e Steyr), come rimarcato dal Ceo Scott W. Wine.
CNH Industrial, un secondo trimestre del 2022 sopra le righe. Il commento del Ceo
“I solidi risultati del secondo trimestre evidenziano come l’attenzione del team di CNH Industrial sia focalizzata verso il raggiungimento degli obiettivi, eccellendo sia per la capacità tattica di garantire il rispetto degli impegni presi con i clienti, sia per i notevoli progressi compiuti nelle nostre iniziative strategiche”, ha esordito Scott W. Wine. “Questi aspetti e la forte crescita dei prezzi, hanno contribuito al robusto incremento del fatturato e del Risultato diluito per azione Adjusted, rispettivamente pari al 17,5% e al 16,2%. Il miglioramento dei prezzi, dei volumi e del mix hanno compensato il significativo aumento dei costi, con un margine operativo lordo in miglioramento di 174 milioni di dollari rispetto all’anno precedente. La scarsità di componenti ha nuovamente influito sulla produzione, determinando un Free Cash Flow di 404 milioni di dollari che, sebbene rappresenti un enorme miglioramento rispetto al trimestre precedente, è comunque inferiore di quasi il 50% rispetto al secondo trimestre del 2021. Nonostante ciò, continuiamo a prevedere un Free Cash Flow superiore a 1 miliardo di dollari per il 2022”.
“In prospettiva, abbiamo in serbo nuovi ed entusiasmanti prodotti da svelare alle prossime fiere e al nostro Tech Day di fine anno”, ha poi sottolineato Wine. “Raven e il nostro team di Precision Farming stanno facendo passi da gigante e contribuiscono a guidare la crescita del segmento Agriculture, mentre il segmento Construction Equipment, rinforzato da Sampierana, sta aumentando significativamente la propria redditività. Grazie a queste basi sempre più solide, riteniamo di poter rispettare le nostre prospettive per l’intero anno, ma prevediamo condizioni decisamente meno favorevoli per i prossimi trimestri. Il rafforzamento del dollaro americano sta producendo i suoi effetti sui prezzi delle soft commodities, con il rischio di un ulteriore deterioramento della fiducia e delle entrate degli agricoltori e, al contempo, prevediamo la probabilità di un calo della domanda in Europa a causa della guerra in Ucraina, del rischio energetico e dell’inflazione. Nel continente americano, la domanda costante da parte dei clienti che si occupano di colture da reddito indica che questo mercato potrebbe essere più stabile, ma nel complesso ci stiamo preparando per una recessione. Il nostro team ha dimostrato che, a prescindere dal contesto, continuerà a realizzare le priorità strategiche prefissate e a generare risultati per i nostri clienti e azionisti”.