CNH Industrial annuncia: «Utile netto da record». Deere & Company risponde: «Il 2019 continua a crescere». È con questi commenti che i due colossi del settore accompagnano la pubblicazione delle rispettive analisi trimestrali. Nel segmento di attività agricolo, tralasciando quindi quello delle costruzioni, dei veicoli commerciali e del powertrain, Cnh registra nel primo trimestre 2019 rispetto al primo trimestre 2018 ricavi di vendita netti di 2,49 miliardi di dollari in aumento (a cambi costanti) dell’1,7 per cento, per effetto dei maggiori volumi di vendita registrati in Nord America, Brasile e per la solida performance dei prezzi in tutte le aree geografiche.

CNH. Boom in Nord America e Brasile

Performance che compensano il rallentamento delle attività in Turchia (causate dalla crisi finanziaria che sta attraversando il Paese) e in Australia, dove la siccità ha influenzato negativamente i raccolti. L’EBIT adjusted è stato dunque pari a 168 milioni di dollari con un margine del 6,7 per cento.

Le vendite della divisione Agricoltura & Turf di John Deere per il trimestre (il secondo dell’anno fiscale 2019, conclusosi il 28 aprile) sono aumentate del 3 per cento da 7,05 a 7,28 miliardi di dollari grazie ai maggiori volumi di consegne e all’ottimizzazione dei prezzi, parzialmente compensati dagli effetti sfavorevoli dei cambi valutari, mentre gli utili operativi (a causa di maggiori costi di produzione) sono in calo del 4 per cento. 

Sono numeri che soddisfano entrambe le società che però rimangono caute circa le prospettive dei mercati a breve termine a causa di tensioni commerciali irrisolte (vedi guerra dei dazi) e alle incertezze geopolitiche e macroeconomiche in essere.

John Deere. Regna l’ottimismo per il 2019

Cnh prevede quindi ricavi netti solo in lieve aumento rispetto al 2018, in linea comunque con gli obiettivi previsti, mentre John Deere si sbilancia maggiormente pronosticando un aumento massimo del 5 per cento delle vendite di macchine e attrezzature agricole negli Stati Uniti, in Canada e in Sudamerica (grazie al Brasile). Le vendite dell’UE28 dovrebbero invece rimanere stabili mentre quelle in Asia sono previste in leggera diminuzione.

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