Forte di una crescita costante nel segmento dei trattori, CLAAS ha finalmente inaugurato quella che ha preso il nome di “Fabbrica del Futuro” a Le Mans, località francese storicamente famosa per l’omonima gara motoristica che vi ha luogo. I lavori stanno ufficialmente procedendo a pieno ritmo dopo tre anni di ammodernamento che, grazie all’utilizzo di tecnologie digitali, hanno portato alla ridefinizione delle norme produttive dello stabilimento.

Nel 2017 Claas ha investito 40 milioni di euro solo nel totale riammodernamento delle catene di montaggio e nella digitalizzazione dell’azienda. A partire dall’acquisizione di Renault Agriculture nel 2003, gli investimenti fatti in Le Mans, nel centro di sviluppo di Vélizy e nel centro prove e validazione di Trangé, raggiungono la considerevole cifra di 80 milioni di euro. “La nostra fabbrica totalmente riammodernata e sita in Le Mans, fissa dei nuovi parametri per la produzione di trattori connessi e di alta gamma”, ha esordito Thomas Böck, presidente della Direzione del Gruppo CLAAS. “Abbiamo quindi aperto un nuovo capitolo nella crescita continua del nostro business globale.”

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CLAAS, l’ammodernamento a Le Mans per lo slancio produttivo dei trattori

La modernizzazione della fabbrica apre nuovi orizzonti per la fabbricazione di trattori, quelli più complessi e personalizzati. A questo scopo, molti processi complessi sono stati ripensati, soprattutto la logistica. L’applicazione di tutte le più recenti tecnologie della realtà virtuale ha permesso, partendo dalla programmazione, di passare in rassegna tutti i processi in modo digitale, anche quelli relativi ai modelli di trattori non ancora in produzione.

Grazie all’animazione in 3D e agli occhiali della realtà virtuale, numerosi possibili scenari sono stati simulati, per mostrare tutte le tappe del montaggio, dalla catena cinematica al trattore finito e testato. Ciò ha permesso di identificare eventuali modifiche strutturali, necessarie già ad uno stadio precoce. L’utilizzo di veicoli a guida robotizzata (Automated Guided Vehicles, AGV) è un fattore chiave per la produzione robotizzata. Quaranta robot trasportano i trattori senza conducente, in modo totalmente automatico, dalla prima all’ultima stazione di assemblaggio e possono spostare carichi fino a 20 Tonnellate. Ciò significa che hanno una capacità di carico sufficiente non solo a spostare le serie attuali, ma anche i modelli futuri, ancora più complessi. Per il prossimo futuro sarà possibile raggiungere la produzione giornaliera di 60 trattori. In linea con questi dati la produzione annuale sarà di 13.000 trattori, rispetto ai 10.000 attuali.

I dipendenti al centro del progetto di rinnovamento

La modernizzazione della fabbrica si basa soprattutto sul benessere individuale. Le nuove strutture logistiche offrono maggior spazio al personale, il cui ambiente lavorativo è oggi ancora più ergonomico, in quanto per esempio solo i pezzi di uso immediato vengono forniti alla linea di montaggio. Alcune delle postazioni di lavoro sono dotate di cuffie, in modo tale che si possa comunicare in modo semplice ed efficace.

Colori chiari e luminosi, nonché illuminazione LED di nuova concezione contribuiscono a garantire un’atmosfera lavorativa piacevole, atta a favorire la concentrazione in quanto riproducente l’ambiente naturale. Al momento, cinque gamme di trattori aventi potenza compresa fra 75 e 460 cv sono prodotti in Le Mans. Insieme al centro di sviluppo in Vélizy vicino a Parigi e al centro collaudi e validazione di Trangé, sono circa 1.000 i dipendenti del polo produttivo francese. I siti francesi cooperano già con gli altri centri di sviluppo e di produzione del Gruppo come quelli a Dissen o Paderborn (per il cingolato TERRA TRAC per l’AXION 900 TERRA TRAC).

Il countdown per l’inaugurazione del nuovo polo di Le Mans è partito a metà marzo attraverso una campagna digitale sui social media. Al centro del progetto comunicativo la storia della fabbrica, le pietre miliari e le innovazioni più significative sono rappresentate in 12 video clips il cui slogan è “Countdown Le Mans”.

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