Claas Axos 240, classe compatta. L’impressione di guida
Senza tanti fronzoli il light utility di Claas è un trattore ideale per l’utilizzo ‘multipourpose’ con un livello di prestazioni ed ergonomia ai vertici del segmento. Ecco le nostre impressioni
Presentata nello scorso autunno assieme alla gamma Elios, la nuova serie Axos si inserisce nel segmento dei light utility del brand tedesco. Per questa fascia, come per gli specializzati, Claas ha deciso di affidarsi alla divisione Agritalia del gruppo Carraro che, come noto, fornisce compatti anche per Massey Ferguson, Valtra, John Deere e da quest’anno Antonio Carraro. Tra Elios e Axos sono ben 9 i ‘multipourpose’ disponibili a listino e l’Axos 240, con i suoi 103 cavalli, si piazza al vertice alto della gamma.
Affidabilità, prestazioni, comfort e soprattutto versatilità alla base del progetto di una macchina destinata all’uso quotidiano in azienda, dalla movimentazione con caricatore, ai trasporti, alla fienagione e alle lavorazioni leggere in campo aperto. Mansioni che l’Axos 240 affronta senza alcun timore reverenziale grazie anche a una capacità di sollevamento che si avvicina alle 3 tonnellate e mezzo e alla possibilità di montare ruote posteriori fino a 34 pollici. Selezionato tra i finalisti del Best Utility 2024, lo abbiamo testato con la giuria del Tractor of the Year nei pressi del quartier generale Claas ad Harsewinkel.
Claas Axos 240, la meccanica. Made in Italy
Gli Axos 200 disponibili in due modelli da 93 (230) e 103 cavalli (240) si piazzano nella gamma Claas subito al di sotto degli Arion 400 che rappresentano la fascia premium del segmento aziendale. Stiamo dunque parlando di macchine che se da un lato devono essere produttive e versatili, dall’altro richiedono maneggevolezza e un’estrema praticità di utilizzo. Con un peso a vuoto di poco più di 4,0 tonnellate e un carico massimo ammissibile di 6,0 tonnellate, l’Axos 200 ha un’altezza di 2,62 metri, una larghezza di 2,206 metri e un raggio di sterzata minimo di 3,79 metri, coadiuvato da un angolo di sterzo di 55 gradi.
Sotto al bel cofano che ricalca le linee delle gamme superiori alloggia la classica unità a 4 cilidri Fpt F36 da 3,6 litri di cubatura con pressione di iniezione a 1.800 bar, turbocompressore wastegate, intercooler e ventola viscosa, che eroga 98 cavalli di potenza nominale a 2.300 giri al minuto e 103 cavalli di potenza massima a 2.000 giri al minuto. La coppia massima si attesta invece sui 406 Nm a 1.500 giri. Prestazioni sicuramente di livello in questa fascia, enfatizzate da intervalli di cambio olio ogni 600 ore, consumi contenuti e dalla possibilità, grazie al controllo elettronico, di impostare e richiamare due regimi motore.
Omologato Stage V, il propulsore si avvale di catalizzatore Scr, filtro antiparticolato diesel (Dpf), catalizzatore di ossidazione diesel (Doc) e ricircolo dei gas di scarico (Egr) raffreddato esternamente. Tutto sotto al cofano L’intero gruppo di post trattamento è integrato alla perfezione sotto il cofano per non compromettere la visibilità dell’operatore. Proprio davanti ai radiatori e al filtro dell’aria è piazzato il piccolo serbatoio dell’AdBlue da 10 litri, mentre quello del gasolio da 105 litri è in posizione tradizionale sotto la cabina. Al capitolo cambio la scelta cade sul modulo meccanico Carraro T100Evo HD impreziosito da comodi azionamenti elettroidraulici.
Il 240 testato montava la versione più sofisticata con Hi-Lo sotto carico TwinShift e inversore idraulico ReverShift che agiscono su tre gamme e cinque marce per un totale di 30 rapporti in avanti e 15 in retro. Il pulsante declutch solleva l’operatore dal dover premere il pedale della frizione quando si cambia marcia e gli inserimenti sono morbidi e precisi grazie alla leva a corsa ridotta. Per il cambio gamma occorre invece raggiungere l’apposita leva alla base del sedile che, sebbene si utilizzi poco si stata migliorata negli innesti non è proprio comodissima. Molto utile invece la funzione Smart Stop, in optional, che disimpegna automaticamente la trasmissione per fermare il trattore quando si preme il pedale del freno in presenza di semafori, incroci o durante il lavoro con il caricatore frontale.
Carraro Agritalia così come i suoi partner nella realizzazione di trattori compatti hanno già da tempo deciso di affidarsi FPT Industrial. Il Claas Axos 240 monta il 4 cilindri F36 da 3,6 litri Stage V, che rappresenta la soluzione flessibile Fpt Industrial per applicazioni leggere e di fascia media superiori a 56 kW (75 CV), offrendo prestazioni elevate e bassi costi operativi con un layout molto compatto, fondamentale per le applicazioni su trattori di queste dimensioni
Il motore FPT F36
Il cambio si riattiva non appena viene rilasciato il freno senza intervenire sulla frizione. Gli attrezzi ringraziano A livello di idraulica il nostro Axos 240 dispone di un circuito aperto a doppia pompa di cui una da 27 litri al minuto per i servizi (idroguida, freno e autoconsumo) e una da 60 per sollevatore e distributori. Su richiesta è però disponibile anche l’impianto a tripla pompa che riserva quella da 60 ai soli distributori e ne prevede un’altra da 27 litri esclusivamente dedicata al sollevatore oltre a quella di serie per i servizi. Ne deriva una mandata complessiva di 87 litri al minuto.
Quest’ultima opzione prevede anche quattro distributori elettroidraulici configurabili con regolatore di flusso posteriori. Nel nostro caso sono invece tre a comando meccanico. Ottima la capacità massima di 3.350 chili del sollevatore posteriore a gestione elettronica. Su richiesta anche il sollevatore anteriore da 3.230 chili e il caricatore frontale con capacità fino a 3.200 chili manovrabile con l’apposito joystick l’E-Pilot S sulla consolle di destra. In optional per i modelli con distributori elettroidraulici anche l’evoluzione Electropilot, che può essere utilizzato anche per azionare le funzioni idrauliche degli attrezzi posteriori ed è provvisto di due pulsanti per azionare l’inversore Revershift.
La cabina: ergonomia ok. Migliorata nelle finiture e nell’interfaccia
Rivisitata nel look e migliorata a livello di comfort ed ergonomia, la cabina dei nuovi utility Claas presenta la piattaforma piana, l’aria condizionata, il sedile del conducente sospeso pneumaticamente, lo strapuntino ripiegabile per il passeggero e uno specchietto retrovisore aggiuntivo per l’interno dell’abitacolo. Entrambi i parabrezza, anteriore e posteriore, sono apribili con I montanti sottili con montanti sottili che garantiscono una visibilità a 360 gradi. I principali comandi sono posizionati sulla console laterale, raggruppati per funzione e tutti facilmente raggiungibili.
L’accesso in cabina può avvenire anche tramite la portiera di destra. Tutto sotto controllo Le informazioni più rilevanti, come il consumo, la temperatura dell’olio della trasmissione o il livello del filtro antiparticolato diesel, possono essere visualizzate sul display a colori da 4,2 pollici al centro del cruscotto. Il monitor può anche essere utilizzato per regolare alcune funzioni come la velocità di sollevamento del terzo punto e, per le versioni con distributori elettronici, il tempo di risposta dei distributori idraulici e la portata massima, nonché i temporizzatori.