Progettati e costruiti in Italia, per un mercato prettamente italiano: i trattori cingolati compatti sono legati a doppio filo con il nostro Paese. Da un lato è doveroso sottolineare che, a prescindere dal marchio, tutti i siti produttivi in cui vengono realizzati questi mezzi sono dislocati sul territorio nazionale; dall’altro lato va detto che sono gli agricoltori dello Stivale a costituire la fetta predominante della domanda a livello globale di tale categoria di mezzi. Per delimitare il perimetro della tipologia di macchine protagoniste del confronto, a scanso di equivoci va precisato che per dimensioni e potenze non rientrano nel segmento in questione né i grandi cingolati gommati John Deere e Fendt, né i veicoli idrostatici firmati Scaip. La partita circoscritta nel range da 75 a 115 cavalli circa ha come protagonisti solo CNH Industrial, Gruppo Argo e Same Deutz-Fahr.

Tre Case costruttrici per un ‘triello’ all’ultimo pattino. Per quanto riguarda CNH Industrial, la produzione di trattori cingolati è commercializzata esclusivamente col marchio New Holland. Argo Tractors presenta invece una doppia offerta a marchio Landini e McCormick, così come SDF declina la propria proposta con i brand Same e Deutz- Fahr (più relativa ‘Lamborghini Edition’). Analizziamo di seguito le principali caratteristiche delle diverse serie disponibili, approfondendo per ciascuna gamma le specifiche tecniche dei vari modelli in grado di rispondere a svariate esigenze e di adattarsi a molteplici ambiti operativi, dal lavoro in campo aperto su elevate pendenze fino agli stretti filari delle coltivazioni specializzate

La famiglia di trattori cingolati New Holland prodotta nello stabilimento CNH di Jesi è identificata con la sigla TK4 e prevede quattro modelli in funzione del livello di potenza (TK4.80, TK4.90, TK4.100 e TK4.110), configurabili a loro volta in diverse versioni caratterizzate da specifiche dimensioni per un totale di nove unità a listino. Il TK4.80, equipaggiato con motore quattro cilindri Fpt F5C da 3,4 litri da 75 cavalli emissionato Stage V grazie ai sistemi Doc e Dpf, è ordinabile nei tre allestimenti V/N/F rispettivamente contraddistinti da una larghezza complessiva minima pari a 1.150, 1.300 e 1.400 millimetri.

I TK4.90, TK4.100 e TK4.110 montano il quattro cilindri Fpt F36 da 3,6 litri tarato per potenze di 85, 98 e 109 cavalli conforme ai parametri Stage V con un circuito composto da Doc, HI-eSCR2 e tecnologia CUC (Clean Up Catalyst); ciascuno di questi tre modelli è proposto sia con ingombro standard di 1,4 metri, sia in versione M con larghezza di 1,7 metri per una maggiore stabilità sui terreni collinari. Tutti i trattori della serie TK4 dispongono di una trasmissione con cambio da 8 marce in avanti e 8 in retro più inversore meccanico; il superriduttore opzionale raddoppia il numero di rapporti AV e consente di lavorare con una velocità minima di 400 metri all’ora. In funzione della configurazione le cingolature presentano da 4 a 6 rulli di appoggio inferiori e pattini d’acciaio da 250 a 450 millimetri di larghezza.

Sui TK4.80N, TK4.80F, TK4.100M e TK4.110M possono essere installati a richiesta anche i nastri SmartTrax in gomma che permettono eventuali trasferimenti su strada e assicurano un’apprezzabile riduzione di rumore e vibrazioni. L’intera serie New Holland TK4 è dotata di una pompa da 19 litri al minuto dedicata allo sterzo, gestito tramite il brevettato sistema Steering-OMatic con un’unica leva posizionata al centro del cruscotto; da segnalare inoltre l’upgrade denominato Steering-O-Matic Plus che integra nello stesso joystick pure il comando della frizione per governare le fasi di arresto e ripresa dell’avanzamento. La pompa idraulica ausiliaria che aziona il sollevatore e i distributori ha invece una portata di 36 o 45 litri al minuto a seconda del modello; in più per i TK4.90, TK4.100 e TK4.110 è prevista un’opzione premium che vanta un circuito a doppia pompa per un totale di 81 litri al minuto.

La pto servoassistita è fornita con i regimi 540/540Eco o in alternativa 540/1.000. Sui TK4.80V/N/F è possibile avere al massimo 4 distributori idraulici, mentre sugli altri trattori della gamma fino 5 elementi. Il sollevatore posteriore, la cui capacità va da 3.235 a 3.455 chili, è impreziosito dal sistema Lift-O-Matic Plus che ottimizzale funzioni di controllo della posizione e dello sforzo. I TK4.80V/N/F sono disponibili solo con telaio di sicurezza pieghevole Rops, mentre su tutti gli altri cingolati New Holland è implementabile l’evoluta cabina appositamente progettata e montata in fabbrica provvista di un efficiente apparato di filtrazione e di un efficace impianto di aria condizionata.

Nell’analizzare l’offerta di trattori cingolati del Gruppo Argo prodotti presso il sito di San Martino in Rio, occorre innanzitutto precisare quali sono le differenze tra i due brand protagonisti. Con lo storico marchio Landini troviamo la serie Trekker4 e la gamma più compatta Trekker3 (aventi un diverso design della parte frontale del cofano); in casacca McCormick è invece disponibile solo la famiglia X4T (che corrisponde al gruppo dei Trekker4). In considerazione di tale asimmetria, concentriamo la nostra descrizione sulla più completa scuderia di cingolati azzurri.

La serie Trekker3 è composta dai due modelli Trekker3-085 Compact e Trekker3-085 Compact S contraddistinti da una larghezza minima di 1.260 e 1.150 millimetri, entrambi equipaggiati con motore quattro cilindri Kohler KDI 2504 TCR da 2,5 litri Stage V tarato per erogare fino 75 cavalli. La gamma Trekker4 prevede cinque livelli di potenza (Trekker 4-085, Trekker 4-095, Trekker 4-105, Trekker 4-110 e Trekker 4-120), ognuno dei quali è declinato nelle versioni F e M caratterizzate da un ingombro trasversale di 1.410 e 1.700 millimetri.

I Trekker 4-085 F/M montano il quattro cilindri Deutz TCD 2.9 L4 HT Stage V da 2,9 litri e 75 cavalli, mentre gli altri modelli maggiori con potenze da 90 a 112 cavalli sono dotati della versione HP del medesimo propulsore con impianto Scr in aggiunta ai dispositivi Doc e Dpf. Su tutti i cingolati Landini è installata la trasmissione Speed Four con quattro marce e due gamme, che può essere implementata con l’overdrive (per arrivare fino 15 chilometri orari di velocità) oppure col superriduttore (per un avanzamento di appena 300 metri all’ora) raggiungendo un totale di 16 più 8 rapporti. Per quanto riguarda i carri, i Trekker3 con interasse (distanza tra ruota motrice posteriore e quella tendicingolo anteriore) di 1.350 millimetri dispongono di quattro rulli d’appoggio inferiori, mentre i Trekker4 con passo di 1.650 millimetri ne hanno cinque.

La larghezza dei pattini d’acciaio varia da un minimo di 250 a un massimo di 450 millimetri. I Landini Trekker4 possono essere anche ordinati con le suole in gomma da 400 millimetri di larghezza. La manovrabilità è affidata al sistema di sterzo idrostatico Hi-Drive; sui Trekker4 il circuito presenta due frizioni in bagno d’olio governate da due leve servoassistite con azione combinata sui freni, mentre sui Trekker3 è introdotta la soluzione con comando monoleva.

A livello di impianto idraulico, i due modelli Trekker3 vantano una pompa da 30 litri al minuto per lo sterzo e una da 50 litri al minuto dedicata al sollevatore e ai distributori; i Trekker4 hanno invece due unità rispettivamente da 28 e 42 litri al minuto. Pto standard 540/540Eco per tutti; sui Trekker4 disponibile anche l’opzione 540/1.000. I cingolati più compatti Trekker 3 sono commercializzati con telaio di sicurezza pieghevole Rops, mentre la gamma Trekker4 a richiesta può essere allestita con una moderna cabina a sei montanti con climatizzatore e apparato di filtrazione integrato (categoria 2 o 4 a seconda delle esigenze del cliente).

Il Gruppo SDF partecipa alla partita sul ring dei cingolati con la gamma Same Krypton e la serie 5K Deutz- Fahr, recentemente aggiornate in conformità alla normativa Stage V e ciascuna attualmente formata da quattro unità a listino. In verità, oltre alla livrea rossa e a quella verde, è disponibile anche lo smoking bianco corrispondente all’edizione speciale Lamborghini (Deutz-Fahr Lamborghini Edition). L’intera produzione è concentrata nello stabilimento di Treviglio e non prevede differenze tecniche tra modelli e versioni presenti nell’offerte Same e Deutz-Fahr: approfondiamo quindi le caratteristiche della famiglia di cingolati Krypton, precisando che tale proposta è ricalcata dalla serie 5K.

Il cingolato più compatto pensato specificatamente per il lavoro su vigneti e frutteti con larghezza interfilare ridotta è denominato Krypton F 75 ed è spinto dal tre cilindri FARMotion 35 da 2,9 litri accreditato di 76 cavalli (con integrato l’utile sistema di controllo che permette di memorizzare e richiamare due regimi motore). L’allestimento con pattini d’acciaio stretti da 310 millimetri è contraddistinto da un ingombro trasversale complessivo di 1.360 millimetri. Salendo nella scala di potenza e di dimensioni, si trovano i modelli Krypton M 105, Krypton M 115 e Krypton 115 dotati del quattro cilindri FARMotion 45 con tarature da 106 a 116 cavalli.

A livello di trasmissione è installato sempre un cambio meccanico a quattro marce, declinato in due configurazioni da 12 più 12 o 16 più 16 rapporti a seconda dell’implementazione del superriduttore e dell’overdrive (nel primo caso la velocità minima di lavoro scende fino circa 400 metri all’ora, nel secondo si arriva ad un avanzamento massimo di quasi 12 chilometri all’ora). Il Krypton F 75 ha un interasse di 1.650 millimetri con cinque rulli d’appoggio inferiori e può essere ordinato a richiesta con nastri in gomma ComfortTrack da 450 millimetri di larghezza; i Krypton M 105, Krypton M 115 e Krypton 115 dispongono invece di carri maggiorati con sei rulli e passo da 1.850 millimetri.

L’impianto idraulico è similare sui vari modelli ed è costituito da una pompa da 25 litri al minuto per lo sterzo e un’altra da 50 litri al minuto per l’azionamento di sollevatore (con capacità massima di 3.170 chili) e dei distributori (fino cinque elementi a doppio effetto per un totale di 10 vie posteriori). Su tutti i cingolati Same la gestione dello sterzo avviene tramite il sistema a doppia leva. Presa di forza standard 540/540Eco, optional 540/1.000. La postazione di guida è alloggiata su silent-block per ridurre le vibrazioni. SDF non contempla nel proprio portafoglio prodotti una cabina dedicata per questa categoria di macchine; i Krypton sono infatti commercializzati esclusivamente con piattaforma aperta e arco di protezione Rops ribaltabile a due montanti, oppure fisso a quattro montanti. Ciò non toglie ai clienti la possibilità di installare strutture chiuse costruite da ditte specializzate disponibili nell’after market.

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati