I cingolati Challenger diventano Fendt
Comunicati ufficiali da parte del gruppo Agco ancora non ce ne sono, ma la notizia è sulla bocca di tutti ormai già da qualche mese. Challenger, marchio del gruppo dedicato alla produzione dei grossi cingolati ad uso agricolo, dà l’addio all’Europa. Non spariscono però le gamme che saranno inglobate da Fendt, il brand tecnologico della multinazionale statunitense. […]
Comunicati ufficiali da parte del gruppo Agco ancora non ce ne sono, ma la notizia è sulla bocca di tutti ormai già da qualche mese. Challenger, marchio del gruppo dedicato alla produzione dei grossi cingolati ad uso agricolo, dà l’addio all’Europa. Non spariscono però le gamme che saranno inglobate da Fendt, il brand tecnologico della multinazionale statunitense. La logica di tale decisione risiede molto probabilmente nei numeri per forza di cose limitati dei trattori in giallo nel Vecchio Continente che non giustificano la gestione di una struttura ad hoc e di una rete commerciale dedicata.
Il cambio di casacca era nell’aria
Gli elevati contenuti tecnologici che caratterizzano i cingolati Challenger ben si sposano d’altro canto con un marchio come Fendt che da sempre è posizionato su standard elevatissimi in tal senso e voci di corridoio danno per certo lo zampino tedesco sotto gli upgrade che caratterizzeranno le nuove macchine in verde sia a livello di driveline che in cabina. Situazione capovolta in Nord America dove il marchio Challenger non solo continuerà a spiccare sul cofano dei cingolati assemblati a Jackson, nel Minnesota, ma già caratterizza i 1000 Vario Fendt, provenienti da Marktoberdorf con un’inedita maglia gialla.