Da realtà locale, specializzata nella produzione di soluzioni per l’irrorazione dei campi, a impresa internazionale, tra i più grandi specialisti europei di atomizzatori e impolveratori: ne ha fatta di strada Cima da quando, cinquant’anni fa, nacque sulle colline dell’Oltrepò Pavese da un’intuizione di Paolo Smeraldi.

L’azienda pavese ha iniziato il suo cammino mezzo secolo fa come un’ impresa fortemente radicata nel territorio. In quegli anni, la produzione era intrisa di quell’arte artigianale che conferiva unicità e qualità ad ogni prodotto. Impegno, dedizione e passione erano i veri motori dell’azienda, che presto si è trasformata in un punto di riferimento locale.

Il traguardo delle cinquanta candeline rappresenta dunque una pietra miliare importante nella storia aziendale, che riflette un percorso di crescita costante, segnato da una continua evoluzione tecnologica. Un progresso che si traduce in macchine all’avanguardia, capaci di anticipare le esigenze del mercato, garantendo efficienza, sicurezza e affidabilità, senza mai perdere di vista la versatilità per l’operatore.

Potrebbe interessarti

Link 55, gli atomizzatori Cima in grado di operare in spazi ridotti

Gli atomizzatori snodati Cima della serie Link 55 consentono di effettuare manovre con angoli di sterzo ridottissimi senza mai disinserire la presa di forza grazie allo snodo senza cardano omocinetico e con le ruote del carrello che, con semplici regolazioni sul telaio, passano sul tracciato di quel…

Nel corso degli anni, Cima ha abbracciato il cambiamento, affrontando con successo le sfide del progresso tecnologico. L’artigianalità si è unita alla tecnologia, dando vita a un connubio che ha reso possibile una produzione su larga scala, pur mantenendo l’attenzione alla qualità e ai dettagli. Questo cambiamento ha permesso all’azienda di aprirsi a nuovi mercati internazionali, consolidando la sua presenza oltre confine.

Cima compie 50 anni. I commenti

“Passione e innovazione sono i principi guida che ci hanno sostenuto in tutti questi anni”, hanno esordito Paolo e Monica Smeraldi (rispettivamente fondatore e presidente e amministratore delegato, “rappresentando con orgoglio il Made in Italy anche sui mercati esteri, dove la nostra presenza si è consolidata nel tempo”.

“Festeggiamo i nostri primi 50 anni di attività: dal 1974 a oggi, la nostra passione è stata il vero motore del nostro successo”, hanno proseguito nel loro intervento. “Guardiamo al futuro con la stessa determinazione di sempre, pronti a cogliere nuove opportunità senza dimenticare le radici che ci hanno portato fin qui. Il cinquantesimo anniversario di un’azienda è un traguardo di grande significato, che merita di essere celebrato con gratitudine e orgoglio. Per noi rappresenta non solo la capacità di resistere nel tempo, ma un vero e proprio viaggio attraverso sfide, successi e trasformazioni che hanno definito la nostra identità”.

“I nostri collaboratori sono il cuore pulsante di Cima. Nel tempo, abbiamo avuto la fortuna di essere affiancati da persone appassionate, che hanno condiviso la nostra missione e contribuito alla nostra crescita continua. Mentre celebriamo questo traguardo, guardiamo con entusiasmo al futuro. Il nostro cinquantesimo anniversario non è un punto d’arrivo, ma un trampolino verso nuove sfide e opportunità. Con lo sguardo sempre rivolto all’attenzione verso il cliente, alle tendenze di mercato insieme all’impegno costante verso l’innovazione, siamo pronti ad affrontare i prossimi cinquant’anni con la stessa determinazione che ci ha portato sin qui”.

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati