Case XPower e Steyr SoilXplorer

Case XPower e Steyr SoilXplorer sono due sistemi concepiti per applicazioni completamente diverse, ma con un obiettivo comune, ossia avvicinare ancora di più la ‘precision farming’ alle reali esigenze degli agricoltori. Nel caso specifico, introducendo un’innovativa soluzione per il diserbo ed elevando l’efficienza delle lavorazioni del terreno.

Case XPower, il diserbo elettrico che piace all’ambiente

Case XPower rappresenta un nuovo sistema di diserbo che utilizza la corrente elettrica per l’eliminazione delle piante infestanti e che sarà commercializzato come parte di una suite di nuove tecnologie di precision farming di Case IH. Sviluppata dalla società svizzera Zasso Group, la tecnologia ‘elettroerbicida’ XPower è stata messa a punto per rispondere all’esigenza di trovare soluzioni più sostenibili per il controllo delle infestanti: è efficace almeno quanto gli erbicidi chimici in termini di controllo delle malerbe ed è più efficiente ed economica rispetto al diserbo meccanico. In più, la sua efficacia non influenzata dalle condizioni meteo.

Precisamente, il sistema XPower converte l’energia meccanica in energia elettrica, sostituendo le sostanze chimiche con elettricità ad alto voltaggio: la corrente percorre le foglie della pianta e lo stelo fino ad arrivare alle radici. Tale tecnologia applicativa è modulare e può essere adattata alle geometrie e alle esigenze specifiche delle diverse colture.

Case XPower e Steyr SoilXplorer

Il sistema XPower può essere montato direttamente sul trattore (ad esempio sui sollevatori anteriore e posteriore) o su un attrezzo; offre una larghezza di lavoro di 1,2-3,0 metri e utilizza degli elettrodi che a contatto con il suolo creano un elevato voltaggio. Con l’ausilio di un sensore e di un sistema di guida basato su una telecamera, il sistema XPower, controllato dal sistema ISOBUS Classe 3 del trattore, trasferisce questa tensione attraverso un elemento a contatto con le foglie della pianta infestante che spuntano più in alto del raccolto o del terreno, scaricando su di esse una ‘scossa’ che le attraversa fino alle radici. Il sistema è altrettanto efficace sulle piante infestanti più grandi come su quelle più piccole.

Steyr SoilXplorer, conoscere il terreno per lavorare meglio

Con l’innovativo sensore del suolo SoilXplorer, sviluppato dal provider tecnologico austriaco Geoprospectors GmbH, Steyr introduce uno strumento efficace per aumentare la conoscenza da parte degli agricoltori del loro suolo e quindi l’efficienza delle operazioni di lavorazione del terreno. SoilXplorer è un sistema per la mappatura e la profondità di lavorazione variabile che utilizza segnali elettromagnetici per misurare la conduttività del terreno. Su questa base, è possibile determinare le tipologie di suolo nelle varie aree, il contenuto di umidità relativo e le zone di compattazione. E conoscendo tale informazioni, è possibile gestire in modo intelligente le attrezzature per la lavorazione del terreno.

Mediante quattro bobine di ricezione, vengono ‘esplorati’ in un’unica passata quattro diversi livelli da 0-25, 15-60, 55-95 e 85-115 centimetri. SoilXplorer funziona senza contatto con il terreno e fornisce dati istantanei per un flusso di lavoro immediato; inoltre può essere facilmente integrato in altri processi di lavoro. Ad esempio, montando SoilXplorer sul sollevatore anteriore del trattore, è possibile allo stesso tempo montare gli attrezzi per la lavorazione superficiale del terreno sulla parte posteriore.

Case XPower e Steyr SoilXplorer

Poiché tutti i dati vengono misurati, elaborati nel software del sistema e resi disponibili in tempo reale, gli attrezzi possono essere controllati e adattati alle diverse condizioni del suolo tramite ISOBUS, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche e vegetative. Tutto questo sfruttando il fatto che la conduttività elettrica è strettamente correlata alla granulometria e alla struttura del terreno. Il terreno sabbioso, per esempio, ha una granulometria più grossolona e una bassa capacità di ritenzione idrica, quindi evidenzia una conduttività elettrica inferiore, mentre la conduttività dell’argilla e del suolo organico è più alta.

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