Non saranno molte le occasioni per vedere il Case IH Quadtrac 715 all’opera in Italia. Le sue dimensioni sono ideali per gli sterminati campi pianeggianti del Nord America, e in Europa farà gola soprattutto alle grandi aziende delle nazioni dell’est. Noi di Trattori non potevamo quindi perdere l’occasione di andarlo a provare durante il tour dimostrativo che Case IH ha organizzato quest’estate nelle poche tappe in aziende selezionate del nostro Paese con l’unico esemplare disponibile.

Grande protagonista l’anno scorso nello stand Case IH di Agritechnica e finalista nell’edizione 2025 del Tractor of the year il Quadtrac 715 è il trattore più potente prodotto dal brand americano nel suo stabilimento di Fargo in North Dakota. Ovviamente, visto il peso, viaggia sui cingoli, e può trainare attrezzature di pesi e dimensioni altrettanto giganti, elevando la produttività a livelli mai raggiunti prima. Noi l’abbiamo provato con un aratro Ermo a 8 vomeri lavorando naturalmente in assetto fuori solco potendo così sfruttare al massimo le potenzialità di questo mezzo davvero fuori dal comune.

Case IH Quadtrac 715, la meccanica. Telaio e cingoli per la massima trazione

Cominciamo dalle dimensioni: il Case IH Quadtrac 715 è lungo oltre 7,6 metri, è alto 3,9 e largo poco meno di 4. Il peso è di oltre 31 tonnellate. Al suo fianco i Magnum sembrano dei trattori da giardino! Chiaro che per sorreggere un peso così senza danneggiare il terreno e senza sforare ancor di più le misure in altezza e larghezza i cingoli sono l’unica soluzione possibile. Il sistema a quattro cingoli triangolari del Quadtrac (il nome dice tutto) permette di distribuire uniformemente l’enorme peso del trattore su un’impronta complessiva di 5,7 metri quadri.

Rispetto ai modelli precedenti di minore potenza, sono più lunghi di 305 millimetri e anche le ruote motrici hanno un diametro maggiore, con cinque denti sagomati che ingranano con i denti della ruota motrice (anziché quattro) per gestire la coppia più elevata e massimizzare la durata del cingolo. I 4 cingoli sono indipendenti tra loro, con oscillazione verso l’alto e verso il basso di 10 gradi, e sono dotati di un sistema di sospensioni heavy-duty completamente meccanico e ammortizzato idraulicamente.

Le ruote di tensione e i rulli intermedi, sospesi in modo indipendente nel carrello, seguono perfettamente il profilo del terreno, consentendo in campo velocità di lavoro più elevate in condizioni di terreno accidentato e una riduzione del 42% dell’accelerazione verticale sul sedile dell’operatore durante la marcia su strada. Il sistema ottimizza inoltre la superficie d’appoggio di ciascun cingolo per una maggiore potenza di trazione e la pressione al suolo più bassa possibile, riducendo al minimo la compattazione e il danneggiamento del suolo.

Altra caratteristica del Case IH Quadtrac 715 è il telaio articolato con sistema di oscillazione Tri-Point che permette un’escursione di 26 gradi sia verso l’alto che verso il basso. La sezione centrale ha un grande collegamento superiore che si estende dal telaio anteriore fino alla parte finale del telaio posteriore, in modo che i carichi dinamici e le sollecitazioni siano distribuiti in modo più efficiente.

Gli attrezzi in pratica vengono tirati dal centro del trattore e questo garantisce maggiore durata, resistenza e stabilità rispetto a un cuscinetto pivot. Il tutto si traduce in una maggiore forza di trazione e in una maggiore efficienza nei consumi. Un altro valore aggiunto è rappresentato dal motore, una delle migliori unità disponibili in questa fascia di potenza, nella quale primeggia per prestazioni e affidabilità.

Sedici litri ma sembrano 18

Si tratta dell’FPT Cursor 16, un 6 cilindri da 15,9 litri capace di sprigionare 778 cavalli di potenza massima a 2mila giri e 3.254 Newtonmetri di coppia a 1.500, valori degni di motori di cilindrate ben più grandi. Il turbo a doppio stadio ottimizza le prestazioni del motore sia ai bassi regimi che a giri elevati, migliorando l’erogazione di potenza e coppia in tutte le fasi di funzionamento e migliorando l’efficienza nei consumi. A trasferire a terra tutta questa eccezionale forza è la versione aggiornata della trasmissione PowerDrive, un full powershift con 16 rapporti in avanti e 2 retro.

Sviluppato per soddisfare le richieste più impegnative delle applicazioni heavy-duty, il Cursor 16 si pone al vertice della categoria per compattezza e densità di potenza. Con 15,9 litri di cilindrata ha infatti i volumi di un 13 litri (meno di 2 metri cubi), ma le prestazioni di un 18, riuscendo a sprigionare ben 778 cavalli a 2 mila giri. Impressionanti anche i valori di coppia, che a 1.500 giri arriva a 3.254 Newtonmetri

Il motore

Il passaggio da una marcia all’altra avviene senza interruzione di coppia dalla prima alla sedicesima, con possibilità di saltare le marce per raggiungere più velocemente la velocità di trasferimento desiderata, mentre l’APM (Automatic Productivity Management) consente la gestione selezione del giusto rapporto di marcia in base al carico. Una volta settato l’attrezzo tutto diventa semplice e si viaggia a ritmi da capogiro. 12 chilometri all’ora in ottava marcia a 1.880 giri/min del motore, tirando 8 vomeri a 30 centimetri di profondità.

In queste condizioni i consumi oscillano sui 130 litri ora, che può sembrare tanto, ma vista la straordinaria produttività si riducono a 32,4 litri ettaro. La capacità del serbatoio, che è di quasi 2mila litri, permette di affrontare la giornata di lavoro senza dover pensare a eventuali soste per il rifornimento.

Per gestire attrezzature ‘over size’ il Quadtrac 715 dispone di un impianto idraulico Twin Flow costituito da due pompe per complessivi 428 litri al minuto di portata per fornire il flusso d’olio richiesto a ciascuna delle otto valvole remote. Il sollevatore è dotato di un attacco a 3 punti con bracci di trazione più robusti, costruito in ghisa in un unico pezzo per una forza di sollevamento che supera le 10 tonnellate.

La cabina. Posizione dominante

Esteticamente il Quadtrac 715 presenta un nuovo cofano con gruppi ottici dal nuovo accattivante design con luci stradali a LED e fari di lavoro che generano 25.420 lumen, con un incremento dell’11 per cento della potenza di illuminazione. A questi si aggiungono i nuovi fari da lavoro montati sulla cabina e disponibili in tre pacchetti, con la versione top che consente un’emissione aggiuntiva di 45.600 lumen con copertura a 360 gradi.

L’accesso al posto guida è semplificato tramite una comoda scaletta basculante, mentre il comfort a bordo è assicurato dal sistema di sospensione della cabina su quattro ammortizzatori che riducono drasticamente le vibrazioni e garantiscono una guida fluida sul campo e su strada. Date le dimensioni, lo spazio nell’abitacolo non manca, la struttura è a 4 montanti e il sedile in pelle riscaldato e ventilato è girevole per consentire una perfetta visione su tutti i lati senza dover compiere torsioni del busto. Il nuovo sistema di aria condizionata pressurizzata con bocchette e feritoie in gran numero garantisce poi un flusso ottimale dell’aria.

Tutti i comandi per la gestione del trattore sono raggruppati sul bracciolo destro del sedile, il Multicontroller, sul quale sono presenti pulsanti configurabili per il controllo del condizionamento, delle luci, della radio del telefono e, soprattutto delle funzioni Isobus. Le funzionalità di precision farming, i sistemi del trattore e la connettività sono invece configurabili dal monitor touchscreen ad alta definizione AFS Pro 1200, visualizzabile anche da remoto per tenere in costante collegamento gli operatori con i gestori dell’azienda agricola, dotato del nuovo sistema operativo AFS Vision Pro.

Il ricevitore AFS Vector Pro ottimizza invece le opzioni di correzione della guida automatica, indispensabile a nostro avviso su una macchina del genere, che vanno dai livelli di precisione di base (AFS1) a quelli medi (AFS2) e alti AFS RTK +).

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

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