CASE IH Puma 200 CVX-Drive, a caccia di conferme. La prova sul campo
Su misura per medie e grandi aziende e contoterzisti europei, il Puma 200 CvxDrive spazia con disinvoltura dal lavoro duro in campo al trasporto grazie a un ottimo rapporto peso/potenza
CASE IH Puma 200 CVX-Drive. Un animale dal fisico prestante e dal carattere determinato, ma dalle maniere più che mai aggraziate. Nell’arco della propria storia il Puma si è evoluto profondamente restando però sempre fedele al concetto originario di trattore polivalente ed affidabile.
Sono passati circa due anni dal rinnovo generazionale segnato dalla rivoluzione stilistica del cofano in linea col moderno family feeling del brand, contraddistinto dallo sguardo aggressivo disegnato dall’arguta sagomatura dei fari anteriori; l’ultimo upgrade della serie in ordine cronologico è arrivato a fine 2021 ed ha interessato i modelli a passo corto CASE IH Puma 140-175 (coinvolgendo quindi anche il CASE IH Puma 165 che era stato oggetto di un nostro test a inizio dello scorso anno). La prova corredata dai grafici tecnici, di rendimento e dal confronto con gli altri trattori della stessa categoria è disponibile sul numero di febbraio della rivista Trattori (p.28), sfogliabile online.
Nell’attesa di provare uno dei nuovissimi ‘piccoli’ della famiglia, nel mese di gennaio abbiamo avuto l’occasione di lavorare con uno dei fratelli maggiori a passo lungo della gamma Puma 185-240, per l’esattezza il Puma 200 CVXDrive in allestimento Advanced. Vediamo nei dettagli tutte le caratteristiche di questo ‘predatore’ e le abilità emerse durante la nostra caccia a campo aperto.
CASE IH Puma 200, motore e trasmissione dialogano alla perfezione. La meccanica
Partendo dal cuore, tutte le analisi registrano un perfetto stato di salute. Il sei cilindri a quattro valvole Fpt Nef 67 da 6,7 litri Stage V con tecnologia Hi-eSCR2 non ha bisogno di tante presentazioni essendo uno dei motori più utilizzati nel settore agricolo e non solo su macchine del gruppo CNH. Il sistema di iniezione ad alta pressione common rail e turbocompressore con wastegate, assieme al perfezionato sistema di gestione della potenza, assicurano performance ed efficienza.
Il gruppo di trattamento dei gas di scarico non contempla unità DPF e nessun antipatico processo di rigenerazione. Il CASE IH Puma 200 CVXDrive è accreditato di una potenza nominale di 200 cavalli e una massima di 220; col Power Management si arriva fino quota 245 cavalli. Una taratura che non procura alcun affanno ad un hardware progettato per esprimere anche potenze superiori.
In campo nessun tentennamento
Per quanto riguarda la coppia, la scheda tecnica indica un valore massimo di 922 Nm (94,8 kgm) a 1.500 giri al minuto. Al lavoro col coltivatore Lemken Karat 9/300 da 3 metri di larghezza, il trattore ha dimostrato reattività alle variazioni di carico e brillantezza anche a bassi regimi. È vero che per la categoria di mezzo in questione sarebbero opportuni attrezzi di maggiori dimensioni, ma è altrettanto vero che le condizioni di terreno pesante hanno comunque offerto un banco di prova indicativo per apprezzare le doti di forza e la parsimonia sul fronte consumi.
Con una velocità operativa di 9,5 chilometri orari ad un regime di circa 1.660 giri al minuto, l’indicatore di bordo ha registrato un dispendio medio di 25,3 litri di gasolio all’ora. Dal punto di vista della manutenzione, va sottolineata la buona accessibilità al gruppo radiatori e l’estensione dell’intervallo per cambio dell’olio motore fino 750 ore. A fianco della scaletta di accesso alla cabina, i bocchettoni dei serbatoi diesel e urea (il primo da 390 litri e il secondo da 48 litri) risultano ben raggiungibili per il rifornimento anche da terra senza dover arrampicarsi.
Oltre al supplementare serbatoio dell’acqua da 8 litri per l’eventuale pulizia delle mani, sono presenti due prese di aria compressa esterne per il collegamento del tubo flessibile con pistola di soffiaggio o di regolazione della pressione degli pneumatici. Come indicato dalla sigla, l’esemplare messo sotto i nostri riflettori è dotato di trasmissione a variazione continua. Il sistema è caratterizzato da un gruppo a quattro gamme meccaniche e comunica in modo armonioso con il propulsore attraverso il perfezionato software dedicato. Il funzionamento risulta fluido sia durante il lavoro in campo che nei trasferimenti stradali; le differenti modalità d’uso previste (Auto, Cruise, Manuale e Pto) permettono di controllare l’avanzamento secondo la strategia preferita in base al diverso ambito di impiego.
Nella dotazione standard è presente la funzione Parking a inserimento automatico (Active Hold Control) che consente di mantenere il trattore fermo nelle soste in pendenza senza utilizzare freni e frizione. L’interasse misura 2.884 millimetri, ossia circa 10 centimetri in più rispetto ai modelli minori della gamma Puma a passo corto e circa 11 in meno rispetto alla serie Optum.
Una soluzione quindi esattamente intermedia che rende questo trattore un interessante compromesso in termini di agilità e trazione. Equipaggiato con gomme Trelleborg TM800 (710/70 R38 posteriori e 600/65 R28 anteriori), il trattore ha espresso pregevole motricità pure in presenza di elevata umidità del suolo. Il sistema di controllo dinamico Ride Control provvede a smorzare le oscillazioni e a minimizzare il beccheggio nelle fasi di trasporto con attrezzi portati; tuttavia la sospensione dell’assale anteriore non è parsa ineccepibile, trasmettendo in alcune situazioni una sensazione di eccessiva rigidità.
I pregi del freno a motore
Negli spostamenti e in particolare nei tratti in discesa il freno motore assicura un morbido controllo del mezzo a vantaggio del comfort di guida e risparmio dei convenzionali freni a disco a bagno d’olio. Nelle applicazioni con rimorchi, il Puma 200 CVXDrive offre un adeguato livello di sicurezza anche in presenza di carichi elevati tramite l’avanzato sistema Advanced Trailer Brake, capace di riconoscere in modo attivo la situazione di guida e stabilizzare il convoglio in fase di decelerazione.
Una piccola critica va fatta alla posizione del giunto di accoppiamento posteriore per il sistema di frenatura pneumatica, oggettivamente troppo sporgente ed esposto a possibili urti. L’impianto idraulico di serie è composto da una pompa a portata variabile con compensazione di pressione da 150 litri al minuto; a richiesta è possibile allestire un circuito maggiorato in grado di arrivare ad un flusso massimo di 170 litri al minuto. Le molteplici possibilità di configurazione prevedono fino cinque distributori ausiliari posteriori a controllo elettronico e tre ventrali. Dal posto di guida è possibile impostare i comandi in modo versatile in base alle personali preferenze e sfruttare il piccolo joystick dedicato.
Il robusto sollevatore posteriore vanta una capacità massima di oltre 100 quintali (10.463 chili) e nel lavoro col coltivatore ha convinto per precisione e sensibilità del sistema di gestione. Il sollevatore anteriore, perfettamente integrato col design del trattore, arriva fino 5.129 chili. Il Puma 200 CVXDrive protagonista del nostro test non dispone di presa di forza frontale, ma essa è ovviamente disponibile come optional. La pto posteriore è invece proposta di serie con ben quattro regimi rotazionali: 540, 540Eco, 1.000 e 1.000Eco. L’innesto elettroidraulico modulato (Soft Start) consente un ottimale avvio nella trasmissione del moto all’utenze collegate evitando rotture accidentali.