CASE IH Maxxum MX, l’evoluzione delle specie. La storia
Una gamma che fece il suo debutto all'edizione di EIMA International del 1997 con tre modelli totalmente nuovi
I primi CASE IH Maxxum furono commercializzati all’inizio degli anni 90 del secolo scorso ottenendo un discreto successo. In tutto ne furono costruiti oltre 65 mila esemplari, e proprio per sfruttare la buona fama che si erano guadagnati Case IH scelse di mantenere lo stesso nome per la nuova famiglia di trattori di media potenza lanciata in Italia in occasione di Eima nel 1997.
I nuovi Maxxum, contraddistinti dalla sigla MX, erano dunque modelli completamente nuovi che nulla avevano in comune coi precedenti. A partire dalle potenze, nettamente superiori. I quattro modelli MX montavano un motore 6 cilindri Cummins da 5,9 litri che tarato a 100 (non commercializzato in Italia), 110, 120 e 135 cavalli nominali, come riportato sul cofano.
CASE IH Maxxum MX, il lato tecnico
La trasmissione era costituita da un cambio a 4 gamme sincronizzate (3 per la retromarcia) entro le quali agivano 4 rapporti in powershift per un totale di 16 marce in avanti e 12 retro. I rapporti in powershift venivamo selezionati tramite un pulsante sulla leva del cambio, e l’inversore di marcia elettroidraulico con la leva alla sinistra del volante. In optional un super riduttore portava a 32 più 24 il totale della velocità.
Ottimo l’impianto idraulico, con una pompa a pistoni a portata variabile con una portata massima di 109 litri al minuto, 4 distributori standard e un sollavatore della capacità di 5.870 chili. Insomma un trattore moderno, valido ancora oggi, e anche piacevole nell’aspetto, col cofano stretto caratterizzato dalla mascherina nera e avvolgente che racchiudeva il gruppo ottico e una cabina comoda e funzionale con ampie vetrate e montanti stretti.