Carraro Agricube Pro 10.5 VL, fuori dal gruppo. Le impressioni sul campo
Per lo Stage V Carraro sceglie il downsizing e punta tutto sulla compattezza. L’Agricube Pro 10.5 VL arriva a 102 cavalli di potenza col nuovo 4 cilindri FPT da 2,8 litri e mette Scr e Dpf sotto al cofano
Col passaggio allo Stage V, che ha imposto l’abbandono dei 3,4 litri FPT per le potenze superiori ai 75 cavalli, Carraro ha totalmente rivoluzionato la sua gamma di trattori, diversificando la produzione per gli Oem (Claas, John Deere, Massey Ferguson), da quella a proprio marchio. I nuovi modelli per Oem montano ora il 4 cilindri FPT da 3,6 litri, dunque ‘maggiorato’, per raggiungere potenze comprese tra 85 e 120 cavalli. La nuova gamma a marchio ‘Tre cavallini’, rinominata Agricube Pro, adotta invece un motore più piccolo, sempre FPT a quattro cilindri, ma con cilindrata di 2,8 litri e soltanto due tarature, a 92 e 102 cavalli di potenza massima.
Per i propri clienti finali Carraro punta così su modelli potenti ma compatti, proposti solo nella versione con tunnel centrale per ridurre l’altezza e adattarsi alle esigenze di chi lavora prevalentemente sotto chioma. Il modello Carraro provato 10.5 VL è il primo in assoluto a uscire dalle linee produttive di Rovigo, una sorta di modello dimostrativo ‘Full optional’ con cabina, inversore idraulico, distributori elettroidraulici, sollevatore elettronico e ponte anteriore sospeso.
Carraro Agricube Pro 10.5 VL, la meccanica. Torna tutto sotto
La grande novità della nuova serie Agricube Pro è il motore, che si contraddistingue per le dimensioni compatte, solo 2,8 litri, e per la densità di potenza elevata, potendo raggiungere in termini di prestazioni e coppia gli stessi valori del precedente Fpt F34 da 3,4 litri, ma con emissioni conformi ai parametri Stage V. Perfetto quindi per le applicazioni che richiedono elevate prestazioni e un ingombro ridotto, come nel caso degli specializzati, ha tutti i componenti del sistema di post-trattamento dei gas di scarico, e cioè il catalizzatore ossidante Doc, la riduzione catalitica selettiva Scr e il filtro antiparticolato Dpf racchiusi in un unico modulo di forma appiattita che trova posto sotto al cofano, senza incidere su ingombri e visibilità. L’intervallo di sostituzione dell’olio è di 600 ore, e nonostante il cofano non si apra completamente, tutti i punti di manutenzione ordinaria sono facilmente raggiungibili senza dover necessariamente smontare i fianchetti laterali.
Sull’Agricube Pro 10.5 VL il piccolo 4 cilindri torinese è dotato di turbocompressore con valvola Wastgate e common rail da 1.600 bar per una potenza massima di 102 cavalli che si raggiunge a 2.300 giri e valori di coppia massima che si attestano sul notevole picco di 415 Newtonmetri a 1.500 giri. La trasmissione è la classica Carraro dotata di Hi-lo e inversore elettroidraulici che agiscono su un cambio meccanico a 4 rapporti sincronizzati e 3 gamme lente/ medie/veloci per un totale di 24 rapporti in avanti e 12 retro. Il pulsante per cambiare la marcia sotto carico è sulla leva del cambio che rimane la stessa delle versioni precedenti.
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La trazione sulle 4 ruote si innesta automaticamente grazie a un sensore angolare di sterzata posto sull’assale anteriore che è impreziosito da un sistema di sospensioni costituito da due pistoni idraulici con escursione di 80 millimetri. Ne giova il comfort ovviamente, ma anche la sicurezza e l’aderenza. Dalla cabina è anche possibile variare l’altezza della sospensione adattandosi così al lavoro che si deve compiere e facilitando le operazioni di attacco e stacco delle attrezzature anteriori.
L‘impianto idraulico è costituito da tre pompe con circuiti separati, ciascuno col proprio filtro posto sul lato sinistro del motore per una facile manutenzione. La pompa principale da 60 l/min è dedicata ai quattro distributori elettroidraulici posteriori compensati e proporzionali, due pompe da 27 l/min ciascuna sono per il sollevatore e l’idroguida.
Due distributori sono comandati tramite un joystick proporzionale a due assi, gli altri due tramite comode levette finger tips. Ottima scelta non comune su trattori di questa categoria. Anche il sollevatore, che ha una capacità massima di sollevamento di 2.600 chili, è gestito elettronicamente, e può avvalersi, in optional, delle funzioni ‘Deport’ e del controllo elettroidraulico delle parallele. Altro optional quasi irrinunciabile in vigneto è il sollevatore anteriore, qui abbinato alla presa di forza da 1.000 giri, con una capacità di sollevamento di 1.500 chili. La presa di forza, che funziona alle due velocità 540 e 540Eco oppure sincronizzata all’avanzamento, si innesta elettroidraulicamente con frizione multidisco in bagno d’olio
La cabina, tutto più semplice. Meno leve e più spazio coi comandi elettronici
Sospesa su silent block e facilmente accessibile attraverso un’ampia portiera vetrata, la cabina dell’Agricube Pro VL offre un comfort più che accettabile, soprattutto in questa versione accessoriata con sedile a sospensione pneumatica e aria condizionata. Ovviamente il tunnel centrale crea un po’ di intralcio, considerato anche che la larghezza della cabina è di soli 1.040 millimetri, ma lo spazio per muovere i piedi non manca e l’altezza del trattore viene così mantenuta al di sotto dei 2 metri e 40 centimetri.
Motore FPT F36 da 3,6 litri per i modelli costruiti per gli Oem, FPT F28 da 2,8 litri per i trattori commercializzati col prorpio marchio. Una distinzione netta che si ripercuote anche sulle gamme. I trattori Carraro saranno disponibili solo con potenze di 92 e 102 cavalli (rispettivamente per i modelli 9.5 e 10.5) e non ci saranno le versioni con piattaforma, più alte e meno compatte.
A migliorare l’ergonomia è la consolle sul lato destro, dove sono alloggiati tutti i comandi principali. In posizione avanzata ci sono il joystick proporzionale a due assi (che comanda due distributori) e i comandi finger tips per gli altri due distributori elettroidraulici, proprio a portata di dita. Poi i due pulsanti per alzare e abbassare il sollevatore e innestare la presa di forza. Subito dietro i comandi elettronici dei sollevatori anteriore e posteriore. È presente anche l’acceleratore elettronico ed èpossibile settare due regimi di lavoro motore richiamabili con la semplice pressione di un bottone per semplificare le attività di lavoro e le svolte di fine campo.
Anche sulla sinistra lo spazio è ben organizzato, con solo la leva per selezionare la modalità di funzionamento della presa di forza, e un utile vano portabottiglie oltre a una vaschetta portaoggetti. Su misura per l’azienda media In definitiva l’Agricube Pro VL 10.5 è uno specializzato di concezione classica, di facile utilizzo, con una tecnologia affidabile e ampie possibilità di personalizzazione che si adatta egregiamente a un’ampia platea di medie aziende che cercano un trattore compatto per impieghi sottochioma ma allo stesso tempo abbastanza potente, in grado di azionare una vasta gamma di attrezzature portate che necessitano di un adeguato impianto idraulico.