CAI, passi in avanti per l’albo degli agromeccanici
Il punto è stato fatto durante l'incontro con la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Affrontato anche il tema della frammentarietà del tessuto agricolo italiano
Un milione di aziende agricole che coltivano 12 milioni di ettari con una media aziendale di quindi 11 ettari per azienda. È la fotografia del settore primario in Italia scattata dal presidente di CAI-Agromec Gianni Dalla Bernardina durante l’incontro dello scorso 11 gennaio con la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e il suo presidente Mirco Carloni (Lega). La frammentazione del tessuto agricolo italiano, ha sottolineato Dalla Bernardina, rende necessario l’ausilio di 18.000 aziende agromeccaniche, a dimostrazione dell’apporto fondamentale dei contoterzisti.
Il ruolo fondamentale degli agromeccanici per l’agricoltura italiana. La parola a CAI
Numeri che hanno portato CAI-Agromec ad avanzare alla Commissione richieste specifiche come “l’inquadramento a pieno titolo degli agromeccanici e delle loro aziende nel settore agricolo”. A supporto delle richieste è stato portato sul tavolo il confronto con l’agricoltura francese: qui, a fronte di una SAU (superficie agricola utilizzata) di 27 milioni di ettari coltivata, le aziende agricole che vi operano sono 515.000 aziende (media 52 ha/azienda), con il supporto di circa 13.000 aziende agromeccaniche. Quindi un numero di imprese minore, che gestisce in maniera autonoma superficie agricole molte più ampie. Il contrario dell’Italia. Da qui il ruolo fondamentale dei contoterzisti, “sempre più strategico, considerate anche le caratteristiche del settore stesso”.
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Ma non è tutto. “Un altro tema affrontato durante il costruttivo e cordiale incontro – ha rilevato Dalla Bernardina – è la creazione di un Albo nazionale degli agromeccanici, obiettivo sul quale vogliamo continuare a lavorare affinché si stringano i tempi”. Non sono mancati, infine, i ringraziamenti a Mirco Carloni “per l’attività parlamentare svolta in prima persona, la quale ha portato alla nuova normativa che regola la circolazione stradale dei convogli agricoli. Era una norma ormai da molti anni necessaria e che porterà enormi facilitazioni e sgravi nell’attività quotidiana dei nostri associati”.
Parole positive anche dalla divisioni territoriali di CAI. “Le nostre organizzazioni territoriali hanno accolto con grande soddisfazione la notizia dei progressi compiuti verso la futura definizione di un Albo nazionale degli agromeccanici, emersa nel corso del recente incontro tenutosi tra il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Mirco Carloni, e il presidente di CAI Agromec, Gianni Dalla Bernardina”. Questo il commento di Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia.