Fendt. Un 2013 da record
La conferenza stampa internazionale organizzata da Fendt nello splendido castello bavarese di Neuschwanstein non ha semplicemente fornito numeri e obiettivi del brand tedesco, ma anche spunti di riflessione sulle prospettive future della meccanizzazione a livello globale. Sulle ali di un mercato tedesco che ha viaggiato col turbo, Fendt ha raggiunto nel 2013 livelli record di […]
Sul mercato interno, Fendt è riuscita a riconquistare il primo posto con 6.261 nuove immatricolazioni e una quota del 21,1 per cento per i modelli al di sopra dei 50 cavalli, mentre se ci si sposta nel segmento dei trattori superiori a 200 cavalli è oggi indiscusso leader con una quota di mercato del 42,6 per cento. L’obiettivo a medio termine è quello di stabilizzare le vendite annuali a quota 20.000 unità, anche se nell’immediato è previsto uno stop se non addirittura una leggera flessione. Colpa dei due principali mercati di riferimento, quello interno e quello francese (dove nel 2013 Fendt ha venduto 4.000 trattori) che nel 2014 stanno ‘tirando il fiato’. Poco male: la quota d’esportazione dei trattori Fendt nel 2013 è stata del 62 per cento, ovvero due punti percentuali più alta dell’anno precedente e per Peter-Josef Paffen, Vice President di Fendt «i mercati d’esportazione sono la chiave del nostro obiettivo a medio termine di 20.000 trattori».
Analizzando nel dettaglio i vari mercati la situazione è davvero eterogenea. Se nel 2014 in Francia la domanda si è nettamente affievolita, il mercato spagnolo è in ripresa e anche Gran Bretagna e Polonia sono ‘euforiche’, mentre nei Paesi dell’Europa orientale ci si attende una ripresa non appena si calmerà la situazione politica. Anche in Italia, dove il mercato è fiacco, Fendt conta di raggiungere il traguardo dei 1.000 trattori venduti all’anno, puntando soprattutto sugli specializzati della serie 200 Vario.