Brexit: doppia omologazione per i veicoli prodotti in UK
L’imminente Brexit sta già iniziando ad avere ripercussioni pratiche anche nell’ambito della meccanizzazione agricola, almeno in termini di regole e burocrazia. Da ora infatti, tutti i veicoli e i componenti con un’omologazione del Regno Unito o veicoli in cui sono installati componenti con un’omologazione del Regno Unito dovranno ottenere una nuova omologazione da uno Stato […]
L’imminente Brexit sta già iniziando ad avere ripercussioni pratiche anche nell’ambito della meccanizzazione agricola, almeno in termini di regole e burocrazia.
Da ora infatti, tutti i veicoli e i componenti con un’omologazione del Regno Unito o veicoli in cui sono installati componenti con un’omologazione del Regno Unito dovranno ottenere una nuova omologazione da uno Stato membro dell’UE (omologazione UE-27) per poter essere immessi sul mercato europeo.
Un inevitabile aggravio di costi per i costruttori britannici
A sancirlo è il regolamento 2019/26 appena approvato, secondo modalità che dipenderanno dall’accordo finale di Brexit ancora da sottoscrivere tra le parti. Tutto dipenderà se la Brexit sarà ‘soft’, ‘hard’, oppure se l’uscita del Regno Unito avverrà con un ‘no deal’. Comunque vada una bella scocciatura e un inevitabile aggravio di costi per i costruttori britannici.